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Naufragio in Libia: tra i morti 3 bambini di un anno. Oltre 100 i dispersi

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Foto YouMedia

Il naufragio è avvenuto alle quattro di notte, due ore prima dell’alba, sei-sette miglia al largo ad est di Tripoli. Il barcone, vecchio, con circa 120-125 persone a bordo, ha cominciato a cedere con crepe a prua e i migranti si sono ammassati a poppa, dove però il motore ha preso fuoco. Un altro gommone affondato, altre cento vittime nel mar Mediterraneo. E sono quasi 1000 i morti dall’inizio dell’anno. 

Come riporta l’Ansa, mentre l’Europa litiga e scatta il blocco dei proti per le ong continua la tragedia dei disperati in fuga dall’Africa verso il sogno europeo. Con un’altra, l’ennesima, carretta del mare che si inabissa, lasciando alla merce delle onde oltre 100 migranti, tanti neanche in grado di fare due bracciate. Con un nuovo pesantissimo bilancio di vite umane: almeno un centinaio di dispersi, dati ormai per annegati. E tra loro almeno tre piccoli, poco più che neonati, i cui corpi sono stati raccolti dai soccorsi della Guardia Costiera libica che è riuscita a salvare solo 16 delle persone che erano a bordo.

A bordo del gommone sarebbero partiti in 120, sono un centinaio i dispersi. E sono stati avvistati altri tre barconi con circa 345 persone, sempre a est di Tripoli. Lo dice Ayoub Gassim portavoce della guardia costiera libica parlando con l’Associated Press. I sopravvissuti sono stati trasferiti nella regione di Al-Hmidiya, a 25 km a est del confine. Tutto nel giorno in cui il ministro dell’Interno Salvini annuncia la chiusura dei porti italiani alla Ong e il ministro dei Trasporti Toninelli ‘scappa’ davanti alle 24mila firme raccolte per chiedere invece di non ostacolare il lavoro dei soccorritori.

 

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