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Nel carcere di Uta spunta un cellulare usato dai detenuti per gestire il traffico di droga

Uta carcere

Un cellulare è stato trovato all’interno della Casa Circondariale Ettore Scalas di Uta. Lo strumento si ritiene fosse alquanto utile sopratutto per agevolare lo spaccio di stupefacenti in carcere.

Molti i detenuti coinvolti ma ben noti agli inquirenti. A rendere nota la notizia è Fp Cgil Polizia Penitenziaria che «auspica che i soggetti siano allontanati in diversi istituti al fine di troncare un sistema che da tempo si regge in quel di Uta, grazie a radicate tecniche di illecita collaborazione».

Insieme al cellulare è stata rinvenuta anche una piccola dose di stupefacente evidentemente parte di più ingenti quantità introdotte fraudolentemente nell’istituto.

Il Coordinatore regionale della FP CGIL Polizia Penitenziaria Atzeni Sandro,  ha espresso i propri complimenti per l’ottimo risultato raggiunto a coloro che hanno partecipato all’operazione andata a buon fine, dimostrando ancora una volta di possedere doti di elevata professionalità e spirito di abnegazione. Non è la prima volta che il personale di Polizia Penitenziaria presente in quest’istituto ottiene questi risultati, distinguendosi per gli ottimi successi. Risultati ottenuti anche in presente di una forte carenza di operatori.

La Fp Cgil Polizia Penitenziaria auspica da parte dei Superiori Uffici Dipartimentali dell’Amministrazione Penitenziaria un intervento atto al potenziamento del servizio. La lotta continua nonostante la disperata situazione deficitaria di uomini e mezzi e strumenti per la sicurezza.

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