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Governo, Cappellacci: “Savona? Assurdo considerarlo un sovversivo. Ora subito al voto”

Ugo Cappellacci

Ugo Cappellacci

«Paolo Savona? Non è un sovversivo o un pericolo ed è assurdo solo pensarlo. Uno che è stato direttore della Banca d’Italia, direttore generale di Confindustria, punto di riferimento di eminenti politici della DC, ministro con Ciampi, ha guidato il dipartimento politiche comunitarie con il Governo Berlusconi, è l’esatto opposto della figura dell’eversivo». Così Ugo Cappellacci, deputato di Forza Italia e coordinatore regionale del partito di Berlusconi ha commentato ciò che è successo nelle ultime ore nella politica italiana

«Pur non condividendo i punti del contratto Cinque stelle-Lega, credo che il suo curriculum fosse perfettamente adeguato al ruolo e che fossero altri i curriculum da cestinare – ha aggiunto Cappellacci -. Ho anche ricordato la posizione favorevole di Savona alla zona franca della Sardegna e mi avrebbe fatto molto piacere ricordargliela nella sua nuova veste politica. E poi è un sardo illustre e questo per noi è motivo di orgoglio».

«Tra coloro che oggi gridano al “golpe” per la decisioni di Mattarella – prosegue il deputato azzurro – ci sono molti di quelli che, quando il Governo Berlusconi venne abbattuto a colpi di spread, di diktat delle cancellerie UE, di articoli della stampa straniera, festeggiarono e accompagnarono con ferocia perfino il cammino del nostro presidente dimissionario al Quirinale. Cantavano, ballavano, ringraziavano Napolitano, linciavano con insulti il nostro leader. Se hanno sinceramente cambiato idea, la cosa non può che farmi piacere».

«Per far valere gli interessi italiani in Europa occorre un Governo forte, autorevole, che abbia un programma coerente – conclude -. Per questo, a mio avviso, la strada giusta era quella di un mandato al centro-destra, forte di un programma condiviso. Sarebbe stata una soluzione più rispettosa del consenso popolare, visto che la nostra coalizione ha ottenuto il maggior numero di voti e di parlamentari. Che cosa fare adesso? Premesso che in questa delicata fase Forza Italia ha coerentemente sostenuto la necessità di un governo di centro-destra, che non ha messo veti, che ha preso atto (pur non condividendolo) del tentativo della Lega di siglare un contratto con il movimento cinque-stelle, ora l’unica via è andare al voto al più presto possibile. Ultima considerazione. Visto che gli italiani possono scegliere il sindaco e il presidente della Regione, eleggendoli direttamente, è giusto rilanciare la nostra proposta di un presidente eletto direttamente dal popolo?».

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