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Un pazzesco Fabio Aru risorge a cronometro e si rilancia. Yates difende la maglia rosa da Domoulin

Rohan Dennis vince sedicesima tappa del Giro d’Italia 2018, una cronometro individuale di 34,2 km da Trento a Rovereto. Ma la notizia del giorno è la prestazione pazzesca offerta da Fabio Aru, che ha fatto benissimo a rimanere in sella perché si è presentato con il vigore mentale adatto per riscattarsi in una occasione poco adatta alle sue caratteristiche.

Ha corso con nerbo e fiducia, rilanciando in maniera corposa le  sue quotazioni per una terza settimana di corsa rosa in cui potrebbero sorgere diverse sorprese. Sesto posto di giornata per lui, mentre Simon Yates conserva la maglia rosa dall’attacco dello specialista Tom Domoulin.

La Corsa Rosa ha iniziato la terza ed ultima settimana con una frazione che poteva essere subito decisiva per la classifica generale: la seconda cronometro di questa edizione presentava infatti un percorso adatto agli specialisti. A piazzare il primo sensibile acuto è il tedesco Tony Martin, uno dei più attesi, che piazza un notevole 40:14 capace di renderlo il leader della tappa davanti all’olandese Jon Van Emden e al britannico Alex Dowsett. Aru parte alle 15.39 quando inizia a scendere un po’ di pioggia, saluta il pubblico che lo acclama all’avvio e parte col sorriso. E quel sorriso lo scarica in strada con una prova iniziale davvero notevole, al primo intermedio ha il terzo tempo e al secondo è quarto. Al traguardo ci arriva sfoderando il massimo dell’orgoglio, le smorfie sono di rabbia e può esser solo felice del suo risultato: 40:37, terzo tempo a 23″ dal leader, in attesa che arrivino i primi dieci della classifica.

L’australiano Rohann Dennis si prende la prima posizione raggiungendo l’arrivo in quaranta minuti netti, Chris Froome si presenta con appena due secondi di vantaggio rispetto ad Aru, gli altri big della classifica arrivano a poco a poco e perdono davvero tantissimo dal villacidrese, segno che questa tappa è stata dura per tutti ma ha dato nuove sensazioni al capitano della UAE Emirates. Terzo tempo finale per Tom Domoulin che sentenzia la vittoria di tappa per Dennis e il sesto posto per il Cavaliere dei Quattro Mori, Simon Yates invece arriva in ventiduesima posizione e riesce a conservare la maglia rosa. « Non sono state giornate facili » ha dichiarato lo scalatore sardo ai microfoni della Rai, « sono sei mesi che preparo il Giro e vedrò giorno per giorno cosa potrà accadere. Voglio arrivare a Roma ».

Domani la carovana rosa correrà la Riva del Garda-Iseo, diciassettesima tappa di 155 chilometri che si snoda tra Trentino e Lombardia. Occasione buona per i velocisti, l’ultima prima dei due tapponi di montagna di venerdì e sabato, e della passerella finale di Roma. Tra i favoriti ovviamente Elia Viviani, molto legato a questi luoghi: per lui e i colleghi sprinter c’è solo una difficoltà altimetrica nel GPM di giornata a Lodrino, dopo di che 38 km di circuito cittadino che agevolerà gli esperti di categoria.

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