Site icon cagliari.vistanet.it

Cagliari, spacciavano droga, mettevano a segno rapine e si davano alla bella vita: sgominata una gang

Sequestro oriental market arresti squadra mobile

Spacciavano droga, mettevano a segno rapine e si davano alla bella vita con il denaro recuperato. Ma si sa che l’avidità gioca sempre brutti scherzi. Ed è stato così anche per la banda criminale sgominata il 12 maggio scorso dalla Squadra Mobile di Cagliari.

Tre persone, infatti, sono state arrestate dalla Polizia i giorni scorsi fra Cagliari e Olbia per detenzione e cessione di sostanza stupefacente, rapina aggravata e sequestro di persona. Si tratta di tre pregiudicati, due stranieri, Alexander Kapitonov, russo, classe 1995, residente a Cagliari, pugile ed ex militare dei reparti speciali dell’esercito russo, Christopher Lee Cruz, statunitense, classe 1993, residente a Cagliari e un cagliaritano, Andrea Castagna, classe 1994.
Una banda che gli inquirenti stessi non hanno esitato a definire una “bella spina nel fianco” per la Polizia anche perché le loro azioni, disorganizzate e avventate, erano imprevedibili.

Le indagini della Squadra Mobile sono partite da alcune segnalazioni e hanno riguardato inizialmente lo spaccio di droga, allargandosi poi ad altri reati e aprendo uno scenario di violenza, minacce e ritorsioni all’interno della stessa banda. Il gruppo operava nel cagliaritano dove metteva a segno rapine -fra le quali quella del marzo scorso all’Oriental Market di via Sant’Eulalia a Cagliari, messa a segno da Castagna e Cruz – piccoli furti per strada che uniti allo spaccio di cocaina garantivano ai tre giovani delle entrate continue e cospicue. Un’attività per così dire regolare e in contrasto con il resto della piazza di spaccio locale, che però, visto anche il frequente e sostanzioso consumo di cocaina da parte dei tre, è degenerata. Ad interrompere il felice connubio dei tre, è stato il giovane russo, il più carismatico del gruppo che – secondo le indagini della Polizia – stanco di non essere adeguatamente retribuito dal gruppo ha deciso di prendersi la sua parte e il 7 maggio scorso ruba la droga e il denaro – presumibilmente un centinaio di migliaia di euro – dalla casa di Sestu, in via Grazia Deledda, che la banda aveva in affitto come base, e va a Roma.

 Guarda la gallery
 Arresti Squadra Mobile - 15-5-2018 12  

Per recuperare il maltolto e fargliela pagare, gli altri due iniziano una caccia all’uomo che vede coinvolti anche alcuni conoscenti del russo, compresa sua madre, residente anche lei a Cagliari. Non riuscendo a prenderlo, infatti, secondo le ipotesi degli inquirenti, Castagna e Cruz minacciano questi ultimi, andando persino a casa della donna, per far sapere a Kapitonov che erano in grado di raggiungere ed eventualmente far del male ai suoi familiari.

Ma le minacce servono a poco e la mattina del 12 maggio scorso, Castagna e Cruz danno appuntamento, in un parcheggio a Cagliari, ad un conoscente sardo di Kapitonov per estorcergli altre informazioni e lo sequestrano poi nella sua stessa auto. Legato e nascosto nel bagagliaio dell’auto, l’uomo -che affettivamente aveva aiutato il russo nella fuga a Roma – viene portato in giro per la città cone trofeo da esibire per affermare la stessa pericolosità della banda. Dopo il sequestro lampo, l’uomo viene liberato ma non denuncia subito il fatto alla Polizia.

Sempre sulle loro tracce i poliziotti -vista l’escalation di violenza dei due -decidono che è il caso di intervenire ed evitare il peggio. Inizia quindi la caccia della banda. Dopo una notte concitata, i tre vengono fermati. Castagna e Cruz a Cagliari mentre Kapitonov a Olbia, dove si era recato l’11 maggio di rientro da Roma e non prima di essere passato a Cagliari per recuperare dell’altro denaro (8mila euro) e della droga.

A conclusione dell’operazione è stato recuperato del denaro per un totale di 16mila euro, gioielli ma non è stata trovata la droga. Nessuno dei tre arrestati ha confermato le ipotesi degli inquirenti ma le riprese delle telecamere di videosorveglianza e le stesse indagini hanno permesso di formulare le accuse e di fermare così una volta per tutte la banda.

Guarda il video 

 

Exit mobile version