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Giro d’Italia: Dumoulin vince la cronometro ed è ancora l’uomo da battere, male Fabio Aru

Primo piano per Fabio Aru alla partenza del Giro

Tom Dumoulin, il vincitore dello scorso anno, è la prima maglia Rosa del Giro d’Italia 101. Un Giro che riprende lì da dove lo avevamo lasciato con l’olandese davanti a tutti. Dumoulin è anche la prima storica maglia Rosa indossata fuori dall’Europa. La cronometro di 9,7 chilometri di Gerusalemme ha rappresentato, infatti, la prima volta per il Giro lontano dalle strade italiane ed europee. Subito in Rosa dunque Dumoulin che ha dimostrato di essere ancora l’uomo da battere in questa prima delle tre tappe previste in Israele. L’olandese ha concluso i 9,7 chilometri in 12′ e 02”.

Cronometro difficile quella di Gerusalemme. Corta sì ma molto tecnica con continui sali scendi e con pendenze vicine al 10% fino agli ultimi metri. Questa è stata la prima cronometro di questo Giro d’Italia 2018 che prevede solo un’altra prova contro il tempo: alla sedicesima tappa, la Trento-Rovereto di 34,2 chilometri.

 

La cronometro di Aru

Inizio non facile per Fabio Aru. Il sardo a cronometro deve sempre difendersi rispetto ai diretti avversari, non essendo uno specialista. Ma il corridore della UEA Emirates è andato un po’ sotto le attese. Il ciclista di Villacidro ha concluso la prima crono di questo Giro d’Italia in 12′ e 52”. Il campione italiano è partito da subito un po’ con il freno a mano tirato, arrivando all’intertempo con un ritardo ampio rispetto ai migliori. Ora c’è da capire se questo tempo leggermente alto sia figlio di una difficile relazione tra Aru e le prove contro il tempo oppure se la preparazione e l’avvicinamento al Giro sono stati troppo condizionati dall’infortunio patito patito alla Volta a Catalunya. Di sicuro c’è che per riaggiustare la classifica ci sarà bisogno del migliore Aru in salita. Al momento in classifica Aru paga un ritardo di 13 secondi da Chris Froome, 22 da Pozzovivo, 17 da Pinot e addirittura 50 dal vincitore Dumoulin.

Aru non felice ma fiducioso a fine tappa: «Oggi è andata così. Intanto è bello che il Giro sia iniziato e prima di fare calcoli ci sono ancora 20 giorni da affrontare. La difficoltà più grande in questa cronometro sono state le curve, non teneva bene la bici e non è stato facile».

Gli altri favoriti per la vittoria del Giro d’Italia

Tra gli altri favoriti per la vittoria finale di questo Giro d’Italia ottima prova per Simon Yates che ha chiuso la crono in 12′ e 22”. Prova molto superiore alle attese anche per Domenico Pozzovivo, il corridore della Bahrein Merida ha chiuso in 12′ e 30” nonostante non sia uno specialista delle prove contro il tempo. Bene anche il francese Thibaut Pinot, uno degli outsider più accreditati dopo la vittoria al Tour of The Alps, che ha concluso la cronometro in 12′ e 35”. Sotto le attese invece Chris Froome che chiude in 12′ e 39”. Lui che è uno dei principali favoriti insieme a Dumoulin. Probabile che la caduta patita durante la ricognizione abbia lasciato alcuni strascichi sulla condizione del ciclista della Sky.

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