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Ci siamo, domani a Gerusalemme comincia il Giro d’Italia: occhi puntati su Aru, Froome, Dumoulin e Pinot, i grandi favoriti

Ci siamo, domani a Gerusalemme comincia il Giro d’Italia: occhi puntati su Aru, Froome, Dumoulin e Pinot, i grandi favoriti.

Froome.

Sono un inglese, un italiano, un francese e un olandese gli uomini su cui puntano ogni pronostico e tutti i bookmaker del ciclismo mondiale. Quattro fuoriclasse che si sono già spartiti otto grandi giri e sono saliti sul podio in altre sette occasioni. E se Chris Froome, vincitore del Tour, è l’uomo da battere, Fabio Aru, Tom Dumoulin (campione uscente) e Thibaut Pinot sono quelli pronti ad approfittare di ogni suo passo falso per scavalcarlo. La corsa non è ancora cominciata e già ci sono le prime schermaglie: Aru ha detto di essere al Giro per vincere, mentre Dumoulin ha criticato Froome dopo le accuse di doping. Si parte con una cronometro di poco meno di 10 km, un terreno dove Aru dovrà difendersi.

Dumoulin.

Qui il programma nell’analisi di OaSport: la Corsa Rosa, giunta quest’anno alla sua 101ma edizione, scatterà per la prima volta al di fuori dall’Europa, con tre frazioni in Israele. Dalla partenza di Gerusalemme all’arrivo di Roma il Giro attraverserà tutta l’Italia con 21 tappe, di cui otto arrivi in salita e due cronometro. Sarà un percorso durissimo con i corridori che dovranno affrontare complessivamente 3.563 km e ben 44.000 metri di dislivello. Andiamo quindi ad analizzare nel dettaglio le 21 tappe del Giro d’Italia 2018 con le stellette di difficoltà per ciascuna frazione (da 1 a 5).

Pinot.

LE TAPPE DEL GIRO D’ITALIA 2018

Venerdì 4 maggio – 1ª tappa: Gerusalemme – Gerusalemme (Cronometro individuale) 9,7 km ***

Questa edizione si apre subito con una tappa importante per la classifica. Infatti questa cronometro, seppur breve, non presenta un metro di pianura, ma è caratterizzata da un continuo saliscendi, oltre che diverse insidie planimetriche. Gli ultimi 300 metri sono molto duri con punte al 9%. I favoriti dovranno quindi subito dare il massimo per non rischiare di perdere secondi preziosi.

Sabato 5 maggio – 2ª tappa: Haifa – Tel Aviv 167 km *

Tappa interamente pianeggiante a parte un breve GPM a metà corsa, che assegnerà la prima Maglia Azzurra. Sarà quindi la prima occasione per i velocisti che si daranno battaglia in un classico sprint di gruppo.

Domenica 6 maggio – 3ª tappa: Be’er Sheva – Eilat 229 km *

La prima parte è ondulata, ma il finale pianeggiante sorriderà di nuovo ai velocisti. Attenzione però al vento, visto che il percorso è posto nel deserto e in caso di raffiche laterali si potrebbero formare dei ventagli.

Lunedì 7 maggio – Primo giorno di riposo

Martedì 8 maggio – 4ª tappa: Catania – Caltagirone 198 km ***

Rientrati in Italia, il percorso cambia subito musica, con una tappa molto insidiosa. Infatti tutta la frazione è caratterizzata da un continuo saliscendi con una serie di brevi salite. Lo strappo finale di Caltagirone è durissimo con l’ultimo chilometro che presenta pendenze tra l’8% e il 13%, su cui potremmo vedere il primo confronto diretto tra gli uomini di classifica.

Mercoledì 9 maggio – 5ª tappa: Agrigento – Santa Ninfa (Valle Del Belice) 153 km ***

Prima parte di corsa abbastanza semplice, ma il finale sembra quello di una classica. Infatti negli ultimi 25 km sono presenti due brevi salite e una rapida discesa prima di uno strappo posto ai -2km con circa 900 metri al 6% con rampe al 12%. Ci sarà quindi il terreno adatto per sferrare l’attacco nel finale e potremmo vedere in azione sia cacciatori di tappe che qualche big.

Giovedì 10 maggio – 6ª tappa: Caltanissetta – Etna 164 km ****

Primo arrivo in salita del Giro 2018 e primo vero test per i pretendenti alla Maglia Rosa. La parte inziale presenta numerosi saliscendi, poi lungo falsopiano fino all’imbocco della salita finale dell’Etna. Si tratta di un’ascesa di 15 km con una pendenza media del 6,5% e massima del 13% che porterà i corridori sull’inedito traguardo dell’Osservatorio Astrofisico.

Venerdì 11 maggio – 7ª tappa: Pizzo – Praia A Mare 159 km *

Tornano in scena i velocisti con una tappa che non presenta nemmeno un GPM. Il rettilineo finale è lungo ben 1.900 metri e saranno quindi fondamentali i treni, oltre che scegliere il tempismo giusto per lanciare lo sprint.

Sabato 12 maggio – 8ª tappa: Praia a Mare – Montevergine Di Mercogliano 209 km ***

Prima parte mossa, con due salite non classificate, poi lungo tratto pianeggiante che porterà i corridori a Salerno. Da qui la strada inizierà a salire gradualmente verso l’imbocco dell’ascesa finale di Montevergine di Mercogliano che misura 17 km. Una salita pedalabile con una pendenza media attorno al 6% che non dovrebbe creare particolari danni ai big.

Domenica 13 maggio – 9ª tappa: Pesco Sannita – Gran Sasso d’Italia (Campo Imperatore) 225 km ****

Si replica subito con un altro arrivo in salita. Primi 100 km senza particolari difficoltà poi si affronterà il primo GPM di giornata, Roccaraso (8,8 km al 5%). Una lunga discesa e un tratto in falsopiano porterà i corridori sulla salita finale del Gran Sasso d’Italia, divisa in due GPM: Calascio, 13,5 km con una pendenza media del 6%, e Campo Imperatore che misura formalmente 26,5 km. La prima parte è pedalabile intervallata anche da due tratti in contropendenza. Gli ultimi 4 km sono invece durissimi, con una pendenza media dell’8% e massima del 13%. I corridori arriveranno in questo tratto già con le gambe stanche dai tanti chilometri in salita e ci sarà modo di fare la differenza.

Lunedì 14 maggio – Secondo giorno di riposo

Martedì 15 maggio – 10ª tappa: Penne – Gualdo Tadino 239 km ***

La tappa più lunga di questa edizione. Si parte subito in salita con l’ascesa di Fonte della Creta, 15 km con una pendenza media del 6% e massima del 12%. Il resto del percorso alterna tratti in falsopiano a brevi strappi, di cui l’ultimo a 30 km dal traguardo. Il finale è pianeggiante e sulla carta dovremmo vedere un arrivo in volata, ma potrebbe essere anche l’occasione buona per una fuga da lontano, vista la salita iniziale.

Mercoledì 16 maggio – 11ª tappa: Assisi – Osimo 156 km ***

Prima parte con due GPM di terza categoria pedalabili, poi negli ultimi 30 km sono posti diversi strappi. Il primo è il muro di Filottrano, in cui la Corsa Rosa ricorderà Michele Scarponi, morto mentre si allenava sulle strade di casa il 22 aprile 2017. Giunti a Osimo si affronteranno dure muri in successione, quello di via del Borgo, 300 metri in pavé al 16%, e poi ai -2 km quello di via Olimpia, 500 metri al 12%. Pendenze quindi molto dure su cui vedremo una grande battaglia per il successo di tappa e forse anche qualche azione tra i big.

Giovedì 17 maggio – 12ª tappa: Osimo – Imola 214 km **

Tappa completamente pianeggiante fino al circuito finale di Imola, in cui si affronterà la salita di Tre Monti, circa 2 km con una pendenza media del 4% e massima del 10%. Poi si entrerà nell’Autodromo per gli ultimi chilometri in cui vedremo uno sprint tra i velocisti che hanno superato indenni la salita.

Venerdì 18 maggio – 13ª tappa: Ferrara – Nervesa Della Battaglia 180 km **

Percorso simile al precedente: tutta pianura fino ai -30 km, dove verrà affrontata la salita di Montello, circa 3 km con una pendenza media attorno al 4% e un breve tratto al 9%. Finale tutto pianeggiante che vedrà di nuovo protagonisti i velocisti.

Sabato 19 maggio – 14ª tappa: San Vito Al Tagliamento – Monte Zoncolan 186 km *****

Siamo giunti ad una delle tappe decisive del Giro 2018. Nei primi 100 km troviamo due salite brevi ma molo dure: Monte di Ragogna (3 km al 10%) e Avaglio (4.5 km al 7%). A 50 km dal traguardo si entra nel vivo con il Passo Duron, salita di 4,5 km con una pendenza media del 10% e massima del 18%. Dopo la discesa si torna a salire verso il Sella Valcalda (7 km al 6%). Altra breve discesa per arrivare ad Ovaro dove inizia lo Zoncolan. Una salita infernale con una pendenza media che sfiora il 12% e tratti che raggiungono addirittura il 20%. Su questa ascesa non ci si potrà nascondere e chi vorrà indossare la Maglia Rosa dovrà sferrare l’attacco nel finale per staccare i rivali.

Domenica 20 maggio – 15ª tappa: Tolmezzo – Sappada 176 km ****

Subito un’altra tappa durissima con tante salite che potranno fare la differenza in chiave classifica. Il primo GPM è quello del Passo della Mauria, salita pedalabile di una decina di chilometri. Segue poi un lungo tratto di falsopiano per affrontare il Passo Tre Croci, 8 km costanti attorno al 7%. Lunga discesa per entrare negli ultimi 40 km dove i corridori affronteranno in successione altre tre salite; Passo di Sant’Antonio (8 km all’8%), Costalissoio, un muro di quattro chilometri al 10% e poi l’ascesa finale Sappada, non classificata, ma che presenta un tratto duro al 10%.

Lunedì 21 maggio – Terzo giorno di riposo

Martedì 22 maggio – 16ª tappa: Trento – Rovereto (Cronometro individuale) 34,2 km *****

Altra tappa da segnare con il circolino rosso. La seconda cronometro di questa edizione prevede un percorso quasi interamente pianeggiante con solo un breve strappo ai -10 km seguito da una discesa tecnica. Le difficoltà sono però dal punto di vista planimetrico con curve ad angolo retto su strade strette. Una cronometro per specialisti, che potrebbe portare dei distacchi pesanti in classifica.

Mercoledì 23 maggio – 17ª tappa: Riva Del Garda – Iseo 155 km **

Partenza in salita con l’ascesa a Molina di Ledro (10 km al 5%), non classificata però come GPM. Nella parte centrale troviamo altre due salite pedalabili, mentre gli ultimi 50 km sono quasi completamente pianeggianti. Sulla carta vedremo quindi una volata di gruppo.

Giovedì 24 maggio – 18ª tappa: Abbiategrasso – Prato Nevoso 196 km ****

Primi 130 km tutti piatti, poi si affronta la breve salita di Novello. Segue un tratto di falsopiano prima della salita finale di Prato Nevoso. Un’ascesa di 15 km con una pendenza costante attorno al 7% e un tratto al 10% a due chilometri dal traguardo, dove si potrà sferrare l’attacco decisivo per staccare tutti e andare a conquistare in solitaria la vetta.

Venerdì 25 maggio – 19ª tappa: Venaria Reale – Bardonecchia 184 km *****

Una delle tappe più dure di questa edizione. Strada in leggera salita fin dalla partenza, per arrivare al primo GPM di giornata, il Colle del Lys (13,4 km al 4.1%). Discesa e falsopiano per entrare nel vivo dell’azione con gli ultimi 90 km dove inizia la scalata al Colle delle Finestre, che con i suoi 2178 metri sarà la Cima Coppi di questo Giro 2018. Una salita durissima di 18 km, con 45 tornanti e una pendenza sempre costante attorno al 9%. Oltre a ciò gli ultimi 9 km sono tutti su strada sterrata, che faranno ancora più selezione. Dopo una discesa tecnica e impegnativa si torna a salire verso il Sestriere (9,5 km al 5.3%). Lunga discesa e falsopiano fino a Bardonecchia, dove inizierà la salita finale dello Jafferau. Un’altra scalata durissima di 7 km con una pendenza costante tra il 9% e il 10% e una rampa finale di 500 metri al 12%. Qui si deciderà probabilmente la Maglia Rosa.

Sabato 26 maggio – 20ª tappa: Susa – Cervinia 214 km *****

Ultimo tappone alpino che sancirà gli ultimi verdetti in classifica. Primi 130 km tutti piatti poi si affronteranno tre GPM di prima categoria negli ultimi 90 km. La prima salita è il Col Tsecore, 16 km con una pendenza media attorno all’8% e tratti anche al 15% negli ultimi 4 km. Dopo una ventina di chilometri di discesa si torna a salire verso il Col de St.Pantaléon, 16,5 km al 7%. Rapida discesa e si inizia la salita finale di Cervinia. Un’ascesa lunga 19 km con una pendenza media attorno al 5%. Il tratto centrale, dai -11 km ai -9 km, è però duro con rampe al 12%. Sarà quindi l’ultima occasione per cercare di piazzare l’azione decisiva per recuperare terreno in classifica.

Domenica 27 maggio – 21ª tappa: Roma – Roma 115 km *

Classica passerella finale con un circuito di 11,5 km da ripetere 10 volte attraverso le strade della Capitale. Un percorso unico che vedrà i corridori passare accanto alle bellezze della Città Eterna, come Piazza del Popolo, il Circo Massimo ed il Colosseo. La Maglia Rosa dovrà solamente evitare i pericoli, mentre i velocisti rimasti andranno a caccia dell’ultimo successo di tappa.

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