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Mymisses, hard rock tutto al femminile: “Laura Pausini? Esperienza fantastica. La musica è bella perchè varia”

Un’intervista che racchiude e racconta le emozioni di una band tutta al femminile. Un Hard Rock e alternative metal che fa da contrasto ad un binomio di femminilità e aggressività . Uno schiaffo musicale alla monotonia e ai luoghi comuni. Questa è musica, queste sono le Mymisses. Andiamo a conoscerle meglio.

Partiamo subito dalla notizia della vostra collaborazione con Laura Pausini nel nuovo videoclip “Frasi a metà”, singolo dell’album “Fatti Sentire”.  Potete raccontarci come è nata questa collaborazione?

È stata un’esperienza fantastica e ancor prima una bella sorpresa! Una settimana prima della data delle riprese del videoclip abbiamo ricevuto un messaggio sulla nostra pagina Facebook dalla Run Multimedia, casa di produzione italiana di videoclip, e subito dopo una chiamata: “Laura Pausini ha scelto la vostra rock band per il suo prossimo video, potete venire a Roma la settimana prossima?”. Ovviamente abbiamo accettato nel giro di cinque minuti!

Possiamo dire che il vostro stile musicale va totalmente controcorrente rispetto allo stile della Pausini: c’è qualcosa che vi accomuna? 

Beh, di sicuro parliamo di stili ma soprattutto di direzioni artistiche molto diverse tra loro, visto che la nostra musica tende verso l’hard rock e l’alternative metal; ma siamo dell’idea che la musica sia bella perché varia, quindi nonostante gli stili opposti è sempre bello incontrarsi e confrontarsi con artisti e realtà di questo stampo! Possiamo dire che sicuramente con Laura abbiamo in comune la grinta dimostrata insieme anche sul set e l’atteggiamento aperto a qualsiasi tipo di collaborazione senza pregiudizi.

Questa è una domanda che faccio sempre: quanto è complicato “esplodere” musicalmente e artisticamente in Sardegna? Quali sono i maggiori ostacoli?

In Sardegna, nonostante questo possa risultare strano, siamo molto avvantaggiati rispetto alle altre regioni, dove le band fanno difficoltà a trovare un posto per portare fuori la propria musica o un cachet adeguato al lavoro svolto. Noi, per la nostra esperienza qua, ci siamo sempre trovate benissimo sia con gli organizzatori delle serate che con la stampa o con i nostri seguaci, che ci sostengono sempre. È vero anche che, però, la musica dal vivo sta perdendo sempre più importanza, vedendosi scavalcata da altre iniziative più o meno discutibili che attirano il pubblico altrove. Non basta più saper suonare purtroppo, come dovrebbe essere il mestiere del musicista, ma bisogna saper vendere il proprio prodotto in maniera innovativa per attirare l’attenzione!

Un rock totale, carico di grinta e di determinazione: essendo una band formata da sole ragazze, è stato più complicato affermarvi, o quest’ aspetto ha giocato un ruolo favorevole?

Diciamo che ha giocato un ruolo favorevole. Le persone sin dal primo momento son state mosse dalla curiosità di sentire se la band fosse valida, e in questo modo abbiamo potuto suonare più o meno ovunque e sempre con un buon seguito. Le cose possiamo dire che fino a questo momento sono andate benone, perché siamo riuscite a dare una bella botta dal vivo e così ad aumentare di giorno in giorno il nostro pubblico, o far ricredere chi inizialmente non credeva in noi.

Ai giorni d’oggi, a mio avviso, persiste l’abuso della parola “rock’n’roll”. Cosa significa, a vostro parere, essere realmente rock’n’roll? 

È un termine che può racchiudere tantissime sfumature, ma siamo d’accordo sul fatto che se ne abusi molto di più del dovuto. “Rock” è qualcosa che hai nell’anima da quando nasci e che vien fuori in modo puro e naturale, è più legato all’atteggiamento di ognuno di noi che al modo di porsi o vestirsi. La musica e gli strumenti suonati su un palco son la base, perché è dal vivo che si può riconoscere l’essere “rock”, percependo l’energia giusta.

Facciamo un tuffo nel passato: come nascono le MyMisses e il nome della band?

Ci siamo formate nell’autunno 2015, quando ancora non ci conoscevamo bene tra di noi, per provare a iniziare un progetto tutto al femminile tendente all’alternative metal e all’hard rock. Nel giro di pochi mesi abbiamo trovato il giusto feeling sia a livello personale che musicale, e abbiamo così deciso di lanciarci allo scoperto!
Il nome è la domanda preferita da tutti, ahahah. In realtà non ha nessun significato intrinseco, nasce da settimane di brainstorming verso la ricerca di quello giusto: abbiamo unito due parole e, con qualche cambiamento di accento, nasce “Mýmisses”.

Ora uno sguardo al futuro: quali sono i vostri progetti? Avete dei consigli da dare agli artisti emergenti della nostra isola?

Al momento siamo sempre impegnate dal vivo con il tour promozionale del nostro album “Straight On My Way” (uscito lo scorso dicembre e disponibile su tutti i digital stores), con diverse date in Sardegna, Italia e estero! A breve torneremo anche al lavoro per buttare giù le idee per il prossimo disco, che speriamo di realizzare per il prossimo anno. Per il resto ovviamente cercheremo di dare sempre il meglio in ogni situazione e con i piedi per terra, sperando vengano fuori altre collaborazioni interessanti!
L’unica cosa che possiamo sentirci di dire ai nostri giovani colleghi è quella di restare sempre umili e soprattutto se stessi, ma prima di tutto uscendo fuori dalla sala prove e facendo sentire la propria voce curando ogni minimo dettaglio, in modo da tirar fuori una bella botta! La gente là fuori ha solo bisogno di essere risvegliata, il rock non è morto ed è compito di tutti noi tenerlo su!

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