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L’Fbi bussa alla porta di un sardo per un suo selfie a New York rubato dall’Isis

Selfie del turista sardo a New York modificato da Isis - Foto New York Post

Selfie del turista sardo a New York modificato da Isis - Foto New York Post

Singolare disavventura per un turista sardo che si è visto piombare a casa nientemeno che l’Fbi. Una delle sue foto scattate durante una vacanza a New York era stata infatti modificata su Photoshop dall’Isis e riutilizzata su Facebook. Nella foto, il malcapitato turista sembrava in tutto e per tutto un combattente jihadista. A raccontare la vicenda è il sito del New York Post.

Contattato dal quotidiano newyorchese, il capo del settore antiterrorismo dell’Fbi di New York , ha raccontato l’incredibile episodio. «Ci ha detto di essersi divertito molto a New York e di essersi trovato benissimo – ha spiegato l’agente raccontando la reazione del malcapitato -. Era sorpreso e scioccato dal fatto che una squadra dell’Fbi gli fosse piombata in casa anche perché, come è stato dimostrato poco dopo, non aveva niente a che fare con l’Isis».

L’indagine è scattata dopo che l’Isis aveva pubblicato la foto dell’uomo, con una sciarpa al collo nera recante le scritte jihadiste in posa davanti al Metropolitan Museum of Art di Manhattan. Dopo aver incrociato i dati gli agenti sono risaliti al turista ma hanno subito capito che le possibilità che fosse coinvolto in attività integraliste erano molto scarse. Ciò nonostante per scrupolo investigativo l’Fbi ha inviato una squadra a casa sua in Sardegna. Per fortuna tutto è finito con un buon caffè e un po’ di pardule e amaretti offerti con piacere dall’uomo ai poliziotti americani.

 

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