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L’intervista in esclusiva di Vistanet ai tre ragazzi che hanno salvato la vita a un’anziana di Guspini

Ecco gli eroi di Guspini: conosciamo i tre 15enni che hanno salvato una vecchietta e la sua casa.

Una signora di 80 anni caduta sul pavimento della sua casa di Guspini da oltre due ore, non riesce ad alzarsi e ha la pentola sul fuoco, Lorenzo, Renato e Rodolfo accorrono alle sue grida di aiuto, la porta è chiusa, ma loro sono così educati che anziché spaccare il vetro, con un coltello smontano la cornice della finestra e sfilano il vetro per non romperlo.

«Non si sa mai che ci facciano pagare i danni», afferma ironico Renato Saba, mentre racconta come, con l’aiuto del coltello che Lorenzo portava con sé, con i suoi amici ha smontato con cura i profili in legno della finestra, per poter sfilare il vetro senza danneggiarlo. Proprio dei bravi ragazzi, sia chiaro, il coltello Lorenzo Fanari ce l’aveva perché gli serviva per tagliare la carne. Infatti i tre 15enni stavano rientrando dal pranzo di pasquetta sul Monte Santa Margherita. «Stavamo rientrando a casa e ci è venuta sete», racconta Rodolfo Fanni,«allora abbiamo deciso di fermarci un attimo a casa della nonna di Lorenzo per bere, e abbiamo sentito le urla di una donna che chiedeva aiuto».

Così i giovani si sono avvicinati timidamente all’abitazione della signora, una donna molto anziana, hanno provato a suonare e non ottenendo risposta hanno prontamente chiamato il 118 e senza esitare nell’attesa dei soccorsi, hanno deciso di forzare la finestra. «Quando siamo entrati la casa era invasa dal fumo», prosegue il racconto Lorenzo,«così mentre io sono andato a soccorrere la signora che stava per terra, gli altri hanno spento il gas e spalancato le finestre». Sul gas c’era una pentola di minestra di lenticchie, fortunatamente per tutto il tempo che è rimasta sul fuoco l’acqua ha impedito che prendesse fuoco, ma quando i ragazzi sono intervenuti si stava carbonizzando il contenuto rimasto che avrebbe inevitabilmente preso fuoco se i giovani avessero deciso di ignorare la richiesta di aiuto.

La signora, anziana, ma assolutamente arzilla adesso sta benissimo ci tiene a precisare che la pentola è di nuovo lucida e anzi si dice preoccupata da tutto questo clamore: «Vi chiedo di non pubblicare il mio nome, ho delle sorelle che abitano lontano e non vorrei che si spaventassero. I ragazzi sono stati molto gentili a soccorrermi e penserò io a ricompensarli personalmente, però non capisco tutto questo clamore». È comprensibile che la signora si stupisca del clamore suscitato dalla vicenda: appartiene a una generazione per la quale i giovani erano tutti coraggiosi e soprattutto attenti alle necessità degli altri e non con gli occhi fissi sul cellulare. Ed è anche normale che le persone si siano appassionate a questa storia, proprio perché i protagonisti appartengono alla generazione di quelli che, almeno secondo l’opinione comune, “se ne fregano”. Questa vicenda ci insegna che spesso i ragazzi sono più vittime dei pregiudizi che dei social. Rodolfo e Lorenzo suonano nella banda musicale di Guspini, tutti e tre frequentano il Centro di Aggregazione Sociale del paese e certo non rappresentano un caso isolato, anche se gli adulti sono portati a pensare che i giovani siano tutti indistintamente inaffidabili. «Quando stavamo forzando la finestra abbiamo chiesto aiuto a due passanti adulti», si rammarica Renato, «e loro prima di avvicinarsi a noi hanno tentennato, perché, per loro stessa ammissione, temevano che stessimo combinando qualche guaio».

Questi tre giovani guspinesi sono un grande esempio per i loro coetanei, ma anche un monito per gli adulti affinché non si fermino ai luoghi comuni. E sembra che anche il comune di Guspini voglia rendere omaggio al loro gesto, pare infatti che il Sindaco li stia contattando per ringraziarli ufficialmente.

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