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Il caso dei 2 euro di multa per i ritardatari al liceo Pitagora diventa caso nazionale

L’esclusiva è stata pubblicata pochi giorni fa, sabato 24 marzo, da Vistanet: la notizia è rimbalzata poi su tutte le testate locali fino ad essere pubblicata oggi su Il Fatto. Il “dazio” dei 2 euro da pagare attraverso apposito bollettino per gli studenti ritardatari al liceo Pitagora di Selargius divide l’opinione pubblica e fa riflettere.

“I ritardatari, ad eccezione dei pendolari autorizzati, dovranno attendere nell’atrio e verranno affidati, per l’assistenza, alla cura degli operatori, ed entreranno in classe alla seconda ora. Le spese per l’assistenza saranno a carico delle famiglie”. Così recita l’articolo 4 del regolamento d’Istituto del Liceo Scientifico Statale Pitagora, a Selargius, dove da circa un mese vige una regola senz’altro curiosa: chi arriva in ritardo ha quindici giorni di tempo per pagare, tramite bollettino postale, i due euro previsti dalla circolare n. 153.

Da quando la norma è stata applicata, lo scorso 14 febbraio, ha già dato i suoi risultati: da venti cronici ritardatari si è passati a due. Il preside Salvatore Angius tiene a precisare che: “Questa non è una mia decisione ma è una delibera del collegio dei docenti e del consiglio d’istituto: io mi sono limitato ad attuare quanto è stato deciso negli organi collegiali“.

La decisione dell’Istituto ha diviso in due l’opinione pubblica: da un lato chi ritiene corretta e educativa l’iniziativa, dall’altra chi obietta sulla scelta etica del pagamento dei due euro.

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