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Cagliari, è boom in centro di distributori di bevande e snack. Il segreto? “Prezzi bassi e apertura h24”

Piludu proprietario di Priscillo (1)

Li trovi un po’ ovunque a Cagliari, un’oasi per chi desidera concedersi un rapido pasto o semplicemente ha voglia di togliersi uno sfizio a pochi euro. Sono i dispensatori automatici di bevande e snack, aperti 24 ore e oramai una realtà perfettamente consolidata, visti i ritmi frenetici della vita in città.

Corrado Piludu dal 2010 gestisce uno di questi punti di ristoro h24, “Priscillo”, nome conosciuto fra i più giovani e presente in via Palomba, piazza Garibaldi e via della Pineta: «Per motivi di salute ho deciso di lasciare il mio primo lavoro in macelleria e di aprire in via Palomba, di fronte al liceo Dettori, il primo Priscillo. Ora ce ne sono tre distribuiti nel centro della città».

Corrado Piludu proprietario di Priscillo

Un servizio costante al cittadino, sia di giorno che di notte, gradito sicuramente da chi vuole trovare in qualunque momento della giornata a portata di mano, e soprattutto di tasca, un luogo in cui rifocillarsi, magari con qualche ghiottoneria adatta alle diverse esigenze: «Io sono stato il primo a portare i panini caldi nell’h24. Io cerco la novità, e punto sulle new entry, come le bevande americane, gli snack per intolleranti al glutine o per i vegani».

Dunque, non semplicemente qualche pastina o cioccolatino, erogati a pochi centesimi; ma un servizio di ristorazione pronto a innovarsi e, stando al passo con i gusti della gente. La clientela deve essere costantemente seguita e “coccolata” e benché i dispensatori siano, per l’appunto, automatici l’occhio del gestore deve essere vigile e attento: «Noi tuteliamo sempre chi viene a servirsi da noi, anche se non siamo fisicamente presenti. Se ad esempio la macchinetta non eroga il caffè a qualcuno, basta una telefonata e io sono sul posto a risolvere l’inconveniente. Anche la pulizia è importante, non possiamo permetterci di lasciare il posto sporco e in disordine».

Ogni dispensatore ha la sua storia e, a seconda della zona, cambia anche il tipo di cliente che va a servirsi: dalle famiglie con bambini al passante di fretta, dallo studente in pausa all’impiegato smontante dal lavoro. Tutti devono essere accontentati. E nonostante questo settore, come tanti, conosca la crisi, soprattutto ora che Cagliari è disseminata di realtà come questa, in qualche modo Piludu trova comunque la soluzione: «Noi puntiamo sulla massima qualità e sui prezzi bassi, in ogni prodotto, cibo o bevanda, da noi venduto. Ci accontentiamo così».

Ad aggiungersi, come se la difficoltà economica generale non bastasse, anche il solito vandalo di turno, un pericolo costante per i punti di ristoro, aperti nottetempo a tutti, anche ai peggiori: «Questi non hanno età e non sono solamente i giovani. L’ultimo con cui ho avuto a che fare è stato un 75enne. La macchinetta non gli ha erogato la birra, essendo passata la mezzanotte, e mi ha fatto 500 euro di danni. Soldi che devo tirare fuori di tasca mia».

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