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Video e intervista esclusiva a Spiderman Casteddu: il misterioso acrobata si racconta e svela tre indizi sulla sua identità

C’è una curiosa figura che si aggira tra i tetti di Cagliari. Lo si può vedere mentre, con indosso una tuta da Spiderman, fa dei principali monumenti della città il suo terreno di allenamento: salti mortali, capriole e spericolate acrobazie sono la sua specialità. Comunica solo dalla sua pagina Facebook “Spiderman. casteddu“, facendo bene attenzione che la sua identità rimanga avvolta dal mistero. Noi siamo però andati a intervistarlo, cercando, tra una chiacchiera e l’altra, di scoprire qualcosa sul suo conto.

I tuoi video stanno spopolando su Facebook e le domande su di te abbondano. Prima di tutto, come mai questo costume? Cosa significa Spiderman per te?
Questo travestimento è un’espressione delle mie passioni, quella per i film d’azione e i supereroi prima di tutto. Il costume purtroppo ha i suoi pro e i suoi contro: limita un po’ i miei movimenti e mi impedisce di dare il meglio di me nei salti. Inoltre ha il non trascurabile difetto di ostacolare la vista! Però sono felice quando lo indosso. Una volta infilata la maschera, forse non potrò dire di ricevere i superpoteri, ma una super personalità sì! Non mi importa più del giudizio degli altri: siamo solo io e Spiderman. Mi immedesimo al massimo nel personaggio e mi diverto davvero tanto.

Toglici un’altra curiosità. Come hai imparato a fare tutte queste acrobazie e qual è esattamente il nome dell’attività che pratichi?
Molte persone, vedendo i miei video fanno confusione e credono che io pratichi il parkour (un’attività nata in Francia negli anni ’90 che consiste nell’eseguire un percorso superando vari ostacoli col ricorso a salti, acrobazie e arrampicate). In realtà io pratico il tricking: è una disciplina molto giovane che unisce le arti marziali all’acrobatica. Il mio esordio è stato proprio nel campo delle arti marziali e poi, nel corso del tempo, ho conosciuto questo sport che da subito mi ha appassionato tantissimo.

I tuoi salti farebbero venire i capelli bianchi a qualsiasi comune mortale. Come riesci a convivere con il senso del pericolo che una disciplina simile comporta?
Devo ammettere che per me ormai fare certi movimenti è normalissimo. Certo, avere un costume addosso comporta scomodità e limitazioni che impediscono di fare salti troppo difficili e pericolosi. Ovviamente qualsiasi movimento è calcolato: se sono sicuro di poter fare un determinato salto in massima sicurezza e senza nessun rischio, lo faccio, da qualsiasi edificio o altezza. Dietro c’è anche tanto allenamento: ogni settimana dedico almeno tre giorni all’acrobatica e gli altri giorni al potenziamento. Talvolta non è semplice, anche perché dopo una giornata di lavoro le forze non sono al massimo per affrontare un allenamento. Ma la passione è troppa per mollare!

Discipline come il Tricking ancora non sono molto diffuse. Ti sembra che negli ultimi anni le cose stiamo cambiando o sono destinate a restare attività marginali?
Questa disciplina cresce sempre di più e conta sempre più appassionati. Purtroppo è vero, è ancora poco conosciuta a Cagliari e nel resto d’Italia. Già nel resto dell’Europa le cose vanno meglio ed è un’attività molto in voga che beneficia anche di contributi e sponsor. In Italia purtroppo alcuni sono ancora convinti che se non hai un pallone ai piedi non sei uno sportivo serio. Senza nulla togliere al calcio, che è uno sport bellissimo, è limitante che la televisione si occupi quasi esclusivamente di quello, riservano solo le briciole agli altri sport!

Che tipo di reazioni riscontri nelle persone che incontri per strada, mentre svolgi le tue performance?
Le reazioni sono molto varie: il 50% delle persone appare felice, interagisce con me, chiede di scattare una foto insieme. L’altro 50% mi vede come un malato, un pazzo, un buffone vestito da carnevale. Ma d’altronde non si può piacere a tutti! A me piacerebbe però comunicare il messaggio che anche a Cagliari si può fare qualcosa di divertente e spettacolare, anche con poco. Spero solo di strappare un sorriso in chiunque mi veda e di regalare qualche momento di svago dalla vita di ogni giorno.

Sappiamo che sei molto riservato e che non vuoi rivelare la tua identità, ma ti andrebbe di svelarci almeno tre piccoli indizi che ti riguardino?
Ma dai, sì! Ho gli occhi verdi, un tatuaggio nella schiena e…un forte accento cagliaritano!

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