Blitz antodroga dei Falchi della Squadra Mobile di Cagliari in due locali cittadini, uno in via Tofane (San Michele), l’altro in via Tevere (Sant’Avendrace) in cui veniva regolarmente spacciata della droga. Due gli spacciatori arrestati.
Nel primo locale, il circolo privato New Life di via Tofane, è stato arrestato Angelo Cao, cagliaritano di 34 anni con precedenti penali. In questo locale i poliziotti hanno notato un intenso viavai di persone che dopo aver parcheggiato la propria auto fuori dal circolo entravano e uscivano dopo pochi minuti. Un agente si è finto cliente e Cao insospettito ha cercato di fuggire. Il resto dei poliziotti ha fatto irruzione nel locale e dopo aver bloccato lo spacciatore lo hanno arrestato.
Nel corso della perquisizione venivano rinvenute diverse bustine di cocaina già confezionate e pronte allo smercio per un peso complessivo di circa 10 grammi ed un coltellino a serramanico, con lama sporca di sostanza stupefacente tipo hashish, avente una lunghezza totale di cm. 10,5, rinvenuto dietro al bancone del locale “New Life”.
Circolo New Life via Tofane
Angelo Cao
Droga sequestrata ad Angelo Cao
Allo stesso modo un servizio analogo è stato svolto nel bar Santa Gilla di via Tevere dove è stato arrestato Youness Boutlane, nato in Marocco il 16 marzo 1984, domiciliato a Quartucciu in località “Su Pezzu Mannu”, barista, regolare. Anche in tale caso veniva notato un via vai di giovani che dopo essersi introdotti nel bar, contattavano un giovane posto dietro il bancone di mescita, successivamente identificato con il barista marocchino. I clienti dopo aver ricevuto qualcosa da lui, uscivano dal locale allontanandosi celermente, questo dopo avergli consegnato qualcosa li accompagnava in un’altra stanza del bar.
Gli agenti hanno fatto irruzione è hanno bloccato e arrestato Boutlane. Nel corso della perquisizione è stata recuperata una busta contenente cocaina, in parte in polvere ed in parte ancora in pietra, dal peso complessivo di circa 15 grammi, mentre nella tasca dei suoi pantaloni la somma di euro 1.365. Nel suo portafogli venivano rinvenuti quattro fogli di carta e due fazzolettini da bar manoscritti e compilati come se fossero dei veri e propri libri contabili, riportanti numerosissimi nomi, soprannomi con accanto somme di denaro (anche ingenti) e quantitativi in grammi della sostanza stupefacente venduta.