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Tirreno Adriatico: Stupendo Aru, cuore e orgoglio fino alla fine: è quarto. Mikel Landa conquista la tappa

Una quarta tappa ricca di emozioni alla Tirreno Adriatico. La Foligno-Sassotetto, di 219 km, si accende negli ultimi chilometri della salita finale.

La fuga di giornata viene ripresa nelle prime pedalate verso l’ascesa che porta a Sassotetto grazie al forcing di uno scatenato Davide Villella dell’Astana. Un’azione che è il preludio all’attacco del leader del team kazako, Miguel Ángel López, che avrebbe voluto dedicare la vittoria a Michele Scarponi. A poco più dei meno cinque dall’arrivo però è Fabio Aru ad accendere la corsa con uno scatto dalla pancia del gruppo. Con il sardo esce anche Majka e poi Hermans. Il quartetto però viene recuperato negli ultimi due chilometri da Landa parso in ottima forma. Mentre negli ultimi mille metri anche Bennett esce dal gruppo e raggiunge i primi. Allo sprint però è Landa ad aggiudicarsi la corsa regina di questa Tirreno Adriatico, davanti a Majka e Bennett. Quarto, a sei secondi di distacco, un coraggioso Fabio Aru.

LA GRINTA DI ARU

Il Cavaliere dei Quattro Mori non è parso in grandissima condizione però la voglia è quella dei tempi migliori, così come ha confermato a fine gara: «Ancora il ritmo non è al massimo ma come è successo al Dubai Tour con il passare dei giorni la gamba migliora e allora c’è lo spazio per provarci». L’attacco di Aru ai meno 5.1 km dall’arrivo è arrivato abbastanza a sorpresa. Il sardo, infatti, aveva iniziato la salita nelle ultime posizioni del gruppo. Dopo lo scatto di Lopez però ha dato spettacolo più con il cuore che con la gamba. Più volte il campione italiano è sembrato al limite e ha perso qualche metro dai compagni di fuga. Eppure ai meno 700 metri è proprio lui ad anticipare la volata finale, senza però riuscire a sorprendere gli altri. Alla fine è un quarto posto che dà fiducia e migliora la classifica generale del sardo.

FROOME IN CRISI

Tra gli altri big è crisi in casa Sky. Froome, forse il più atteso oggi, è andato in difficoltà negli ultimi due chilometri della salita di Sassotetto. Mentre il leader della Tirreno, e compagno di squadra del britannico, Geraint Thomas ha avuto un problema meccanico sotto lo striscione dell’ultimo chilometro. Inconveniente che gli è costato la maglia azzurra, tornata sulle spalle dell’italiano Caruso.

 

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