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Turbinìo di emozioni questa settimana: con la Lazio, il Cagliari rischia un tracollo emotivo

Turbinìo di emozioni in casa Cagliari questa settimana, sicuramente la più difficile dell’anno: prima l’improvvisa scomparsa di Davide Astori, quindi la sospensione per doping di Joao Pedro che – di fatto – priva la squadra di uno dei suoi giocatori più importanti. E domenica pomeriggio arriva alla Sardegna Arena la Lazio di Simone Inzaghi: i biancocelesti provengono dalla delusione casalinga patita contro la Dinamo Kiev in Europa League e non vuole perdere terreno in campionato.

Le lacrime di Andrea Cossu e Marco Sau sono state un colpo al cuore per tutti i tifosi rossoblù. La morte di Astori per cause naturali – si parla di bradiaritmia, un eccessivo rallentamento del battito cardiaco fino al cessamento definitivo – ha colpito così tanto i giocatori del Cagliari e l’allenatore Diego Lopez a tal punto da sortire un comprensibile e generale malumore. Non è stato facile lavorare su schemi e soluzioni tattiche senza pensare all’ex compagno di sei anni d’avventure. Non è stato facile focalizzarsi su una avversaria, la Lazio, ma soprattutto su una situazione di classifica sempre più grave dato il salto in avanti compiuto dalla Spal nelle ultime giornate. Un passo falso farebbe crollare definitivamente un castello che fino ad un mese fa pareva incrollabile e che oggi è decisamente in uno stato pericolante.

E a rendere più complessa la situazione ci pensa la sospensione per doping di Joao Pedro, decisa da Nado Italia in merito all’assunzione di un diuretico (l’idroclorotiazide) prima delle sfide consecutive con Sassuolo e Chievo. Il brasiliano rischia due anni di squalifica, ed intanto lascia il Cagliari senza uno dei suoi capocannonieri e giocatori di maggior talento. Tante le ipotesi in campo ma l’unica plausibile è quella che vede il farmaco assunto per caratterizzare un rapido recupero da fratture ossee come mineralizzatore: Joao Pedro infatti ha patito una frattura alla mano sinistra contro la Fiorentina lo scorso dicembre e sta completando una cura di lungo periodo per evitare evitare altri guai ad un fisico già provato da altri infortuni gli anni scorsi.

Alcuni tifosi non hanno preso bene questa notizia: c’è chi chiede l’allontanamento del dottor Marco Scorcu e l’addio di Tommaso Giulini, reo di pensare troppo allo stadio e troppo poco alla squadra; chi invece vede avvicinarsi la retrocessione causato da un crollo mentale della squadra e chi vede nella sospensione del brasiliano un buon modo per retrocedere il Cagliari, privandolo di un giocatore fondamentale; chi attacca il giocatore, insultandolo e chiedendo che se ne vada seduta stante. I più cattivi invece fanno intendere certi stravizi del trequartista cagliaritano in città, avanzando l’ipotesi che il farmaco sia stato preso per “coprire” altre sostanze.

La maggioranza di questi però aspetta che vengano fatte le controanalisi e si dimostri la totale estraneità del giocatore dalla possibilità d’aver alterato i propri valori per migliorare le proprie prestazioni. Intanto questa nuova botta rischia di mettere in difficoltà la squadra: vedremo quale sarà la reazione dei rossoblù contro la Lazio domenica pomeriggio.

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