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In 25mila per il saluto a Davide Astori nella camera ardente di Coverciano

Lunghe file alla camera ardente per il capitano della Fiorentina Davide Astori all'interno del centro tecnico di Coverciano, Firenze, 7 marzo 2018. ANSA/ Maurizio Degl'innocenti

In 25mila per il saluto a Davide Astori nella camera ardente di Coverciano.

Domani nella basilica di Santa Croce a Firenze si svolgeranno i funerali. Proclamato il lutto cittadino. Decine di giocatori commossi davanti alla salma dell’ex rossoblù.

Sino a un’ora e mezzo fa la camera ardente di Davide Astori era aperta, il capitano della Fiorentina morto nella notte fra sabato e domenica nell’hotel che ospitava il ritiro dei viola a Udine ha ricevuto la visita di giocatori, colleghi, compagni e anche di migliaia di persone comuni. La camera ardente è rimasta aperta al pubblico dalle 16.30. Tantissimi i giocatori arrivati: Salah del Liverpool, Marchetti, Toni, Matri, gli interisti Borja Valero e Vecino, ex compagni. Domani ai funerali ci sarà anche una folta delegazione della Juventus: Bernardeschi e Pessotto andranno a Firenze direttamente da Torino, mentre Allegri, Landucci, Folletti più Buffon, Chiellini, Barzagli, De Sciglio, Rugani, Marchisio e Pjanic invece partiranno da Londra all’alba e poi rientreranno subito a Vinovo dopo i funerali. Presenti, naturalmente, i compagni della Fiorentina, i dirigenti, il presidente Della Valle, Florenzi e Quagliarella, Balzaretti, Diamanti, una delegazione del Benevento, Donadoni, Destro, Jovetic. Per Davide Astori ha parlato anche il grande Batistuta: “Sono dall’altra parte del mondo, ma vorrei essere a Firenze per dare l’ultimo saluto a Davide, insieme alla mia gente. Quando a Reconquista è arrivata la terribile notizia del decesso del nostro capitano, ho avuto la stessa vostra reazione: sono rimasto choccato, senza parole. Per la morte con c’è mai risposta, ma stavolta è stata pazzesca. Adesso Firenze avrà due capitani”, ha dichiarato Gabriel Omar Batistuta all’ANSA. Infinito il via vai di giocatori: Abate e Montolivo, Belotti e De Rossi, commossi. E poi ancora De Silvestri, Sirigu, l’ex arbitro Collina.

 

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