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Confiscati dai carabinieri i beni del superlatitante Attilio Cubeddu, inserito nella lista dei latitanti di massima pericolosità del Ministero degli Interni

I Carabinieri del ROS hanno dato esecuzione a un decreto di confisca definitiva emesso dalla Corte d’Appello di Roma a carico di Attilio Cubeddu, latitante dal gennaio 1997, quando per scappare aveva approfittato di un permesso premio ottenuto mentre si trovava nel carcere nuorese di Badu ‘e Carros dove stava scontando una condanna definitiva a 30 anni di reclusione per il sequestro della giovane Cristina Peruzzi, avvenuto nel senese nell’ottobre 1981. Cubeddu è stato inserito nella lista dei latitanti di massima pericolosità del Ministero degli Interni.

Il provvedimento riguarda un fabbricato di quattro piani con alcuni appartamenti edificato su un terreno di oltre mq 500 ad Arzana, paese d’origine del latitante. L’operazione costituisce l’atto finale di un lungo e complesso iter investigativo patrimoniale avviato nel mese di marzo 2008 e coordinato dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma la quale, concordando pienamente con l’ipotesi investigativa, ha ritenuto che l’immobile confiscato – stimato per un valore di circa 400.000 euro – sia il frutto delle attività illecite condotte dal latitante.

L’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione dei Beni Sequestrati alla Criminalità dovrà occuparsi dell’acquisizione dell’immobile, in atto abitato dalla moglie e dalla figlia di Cubeddu, per poi deciderne la nuova destinazione d’uso che, come previsto dalla legge, avrà finalità sociali o istituzionali.

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