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Cavallo della Sartiglia abbattuto e galline appese a Sedilo: “Basta con l’usare gli animali come divertimento”

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A seguito dell’abbattimento del cavallo fratturatosi durante le corse della Sartiglia a Oristano la scorsa domenica e le galline (già ammazzate), utilizzate per il carnevale del lunedì di Sedilo, arriva la dura protesta di Anna Rita Salaris, Coordinatrice Regionale del Movimento Animalista Sardegna.

“Esprimo grande sdegno e rammarico per l’abbattimento del cavallo ferito, alla Sartiglia e delle galline morte da infilzare per uno stupido e divertente gioco umano a Sedilo. Siamo nel terzo millennio ma la Sardegna, che gode del triste primato per maltrattamenti in Italia insieme alla Sicilia, sembra sia rimasta ferma ai tempi della pietra. Il cavallo abbattuto si era ferito e nonostante si vedesse l’arto penzolante a seguito della rottura della zampa lo spettacolo per divertire i presenti è continuato… non se ne può più. Sono anni che i cavalli durante queste manifestazioni si feriscono e vengono abbattuti ed è veramente assurdo che nessun organo preposto intervenga.

Ci risulta che negli ultimi anni in occasione della Sartiglia ci siano stati ben quattro decessi di cavalli impegnati. Per non parlare poi di Sedilo con la corsa dei cavalieri ed ora con la macabra giostra dell’infilzare delle galline morte. Bisogna tener presente che queste manifestazioni non solo dovrebbero essere vietate per l’impiego degli animali, ma anche per motivi di sicurezza pubblica, ci sono stati vari episodi di cavalli che hanno travolto il pubblico, a volte anche con serie conseguenze anche per le persone. Parliamo poi del dietrofront dell’Antidoping, altrimenti i cavalieri scioperavano? A questo punto non facciamo più neppure i controlli per strada perchè altrimenti nessuno usa più l’auto? L’antidoping andava fatto prima delle gare sia sui cavalli sia sui conduttori, che non disdegnano spesso, qualche bicchiere in più in clima festivo.

Ci farebbe piacere conoscere le autorizzazioni ed i requisiti richiesti per lo svolgimento di tali manifestazioni e quali sono gli organi preposti al rilascio. Il nostro Movimento nasce con la parola RISPETTO e ci battiamo perchè ogni forma di VITA venga rispettata. Qui mi pare che non ci sia nessun rispetto né per gli animali vivi e tantomeno per quelli morti. Sardegna è tempo di dire BASTA! Facciamo il Carnevale come nel resto d’Italia? Siamo capaci di allestire dei carri ed andare in giro a fare un sano ed innocuo divertimento per tutti? La nostra intenzione è quella di sporgere denuncia alla Procura della Repubblica di Oristano affinchè faccia luce su questi ultimi tristi episodi sperando che siano veramente gli ultimi”.

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