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I dannati dei tirocini: “in Sardegna 4000 lavoratori spesso mascherati da tirocinanti”

Un utilizzo dei tirocini più giusto, equo e dignitoso: è questo l’obiettivo di una battaglia nata in rete, contro la cattiva abitudine di mascherare da tirocini formativi, veri e propri rapporti di lavoro. Ieri il volantinaggio al Sardinia Job Day, domani un’assemblea, con l’idea di “segnalare” le aziende che utilizzano impropriamente i tirocini attraverso una sorta di Tripadvisor dello sfruttamento.

A dicembre è nata la pagina Facebook “Cambiamo le regole dei tirocini – Sardegna“, che lancia una serie di proposte, per evitare che l’utilizzo distorto che trasforma la formazione in lavoro: «Ormai la percezione di molte aziende è quella che tutti i lavori, compresi quelli meno qualificati, possano essere regolati con il tirocinio formativo – spiega Marco Contu del gruppo Facebook in questione – Gli sgravi fiscali e i contributi messi in campo favoriscono questa forma di sfruttamento. Basti pensare che in molti annunci viene richiesta un’esperienza pregressa nella mansione, un vero controsenso per un’attività di formazione».

Le ultime linee guida regionali in materia sono dello scorso 16 gennaio, ma il giudizio resta negativo: «La nuova normativa offre un quadro addirittura peggiorativo rispetto a quella del 2013, con una indennità ferma a 400 euro senza il versamento dei contributi, e un aumento del periodo massimo fino a 12 mesi anche del tirocinio formativo e di orientamento, oltre a un comma non proprio chiaro su quello che deve esse l’orario di lavoro del tirocinante».

Ora la commissione Lavoro dovrà ratificare (o modificare) quanto deliberato, e il comitato dei tirocinanti chiede che vengano fatte revisioni sostanziali, non limitandosi alla protesta, ma avanzando alcune proposte:« Chiediamo che l’indennità minima, come già accade in altre regioni, sia di 800 euro contro i 400 attuali, una durata massima del tirocinio di 6 mesi, compreso di proroga, contro la generalizzazione della durata massima a 12 mesi prevista dalle Linee Guida italiane. L’utilizzo dei tirocini deve comunque essere monitorato – spiega Contu – Sono necessari controlli-filtro sulle offerte di tirocinio, per lo meno in quelle pubblicate nei canali ufficiali della RAS, dove troppo spesso ci sono offerte per lavori incompatibili con la natura del tirocinio».
Domani in via Mandrolisai 8 a Cagliari (ore 18), la rete che ha dato vita alla pagina FB terrà un’assemblea pubblica aperta a tutti, dalla quale potrebbe prendere vita una sorta di Tripadvisor dello sfruttamento, in cui i tirocinanti sardi potranno denunciare pubblicamente le imprese e i datori di lavoro che abusano dei tirocini.

Oggi in Sardegna i tirocini formativi sono oltre 4000, e la Regione ha annunciato oggi che verranno stanziati ulteriori fondi per agevolare l’assunzione dei giovani attraverso la forma del tirocinio. Una decisione che sembra andare nella direzione opposta.

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