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Ancora scritte sessiste all’Università: lettera aperta di una studentessa alla Rettrice

Prosegue la protesta delle femministe a seguito della ripetuta comparsa di frasi sessiste sui muri del Magistero, sede delle facoltà umanistiche dell’Università di Cagliari. Le scritte erano comparse nella notte tra il 15 e il 16 gennaio e avevano subito suscitato reazioni: alcune studentesse, facenti capo al movimento femminista “Non una di meno”, si erano immediatamente armate di bomboletta per cancellare o modificare le espressioni d’odio.

A seguito di ciò, ieri notte il vandalo è tornato in azione, imbrattando i muri con nuovi insulti. Ma le studentesse non si scoraggiano: ieri l’attivista femminista Fiammetta Cani ha scritto una lettera aperta alla Rettrice Del Zompo, segnalando la situazione e chiedendo che l’Università si impegni a fornire il materiale necessario affinché studenti e studentesse possano eliminare le scritte e restituire un aspetto dignitoso ai muri della facoltà.

«Uomo! Rivoltati contro le crabe montate. Basta like alle egue. Solo colpi di m**** in testa. Power man»: questi sono solo alcuni dei messaggi visibili sulle pareti del Magistero, a cui si aggiungono poi altre scritte già in precedenza comparse nei bagni della Biblioteca Dante Alighieri e all’esterno del Dipartimento di Geologia. Frasi certamente indegne di una facoltà universitaria che, come scrive Fiammetta nella sua lettera alla Rettrice «è un posto sacro, un posto in cui l’unica ideologia dovrebbe essere la civiltà e la cultura».

«Purtroppo le atmosfere sessiste sono imperanti in diversi frangenti della vita sociale e anche l’università non ne è esclusa» spiega Fiammetta. «La nostra facoltà è sempre stata meta di sfogo per improvvisati writers che si sfidavano a suon di politica, ma le scritte sessiste, purtroppo, sono una novità dell’ultimo anno». E, come ci tiene a spiegare: «Non dobbiamo commettere l’errore di pensare che questo sia un problema che riguarda solo le donne. È soprattutto un problema di inciviltà contro educazione che coinvolge tutta la società. Il femminismo promuove la parità di genere e si impegna per eliminare qualsiasi forma d’odio, dal sessismo, al razzismo, all’omofobia. L’Università dovrebbe farsi maggior carico di queste problematiche: le facoltà dovrebbero essere i piloni portanti della civiltà e della parità universale».

In attesa della risposta della Rettrice del Zompo, non sono però mancate le dimostrazioni di solidarietà da parte di studenti e studentesse. Quegli stessi studenti e studentesse che ora, come recita la lettera di Fiammetta «chiedono che l’Università si occupi di far sentire la propria voce, condannando il sessismo, la xenofobia, l’omofobia e qualsiasi altro tipo di contenuto d’odio e che fornisca il materiale necessario perché le studentesse e gli studenti volenterosi e civili possano riportare alla civiltà quella che è casa loro, imbiancando e cancellando le scritte».

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