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La sigaretta elettronica? Non è nociva. L'”Asma team” del Policlinico di Monserrato spiega perché (VIDEO)

Solinas, Del Giacco, Paoletti e Di Pino

Solinas, Del Giacco, Paoletti e Di Pino

Si sono ribattezzati simpaticamente “Asma Team”, i quattro ricercatori del Policlinico Universitario al lavoro sugli effetti della cosiddetta “sigaretta elettronica” nella salute di chi proviene dalla sigaretta “classica”.

«Innanzitutto diciamo che sigaretta elettronica è un termine improprio» vogliono precisare in coro Stefano del Giacco, Marina di Pino, Giovanni Paoletti e Alessandro Solinas, i membri del team; «il termine corretto è vaporizzatore, dato che il dispositivo vaporizza sostanze liquide».

Stefano Del Giacco è docente di Immunologia presso l’Università di Cagliari ed è responsabile del lavoro che vede impiegati tre giovani, tutti specializzandi: «Lo studio sui soggetti che fanno uso di vaporizzatori, gli “svapatori“, è stato organizzato su tre filoni principali: a livello nazionale sono somministrati dei questionari agli svapatori sulla qualità della loro salute; un secondo filone indaga sugli utilizzatori a livello locale; il terzo filone, il più importante, valuta come i vaporizzatori incidono sulla salute dei pazienti asmatici, provenienti o meno dall’uso delle sigarette».

«Sia ben chiaro» precisa del Giacco «che non invitiamo a provare vaporizzatori o alcunché. Noi partiamo dai danni da fumo che quotidianamente vediamo sui nostri pazienti affetti da malattie respiratorie. Siamo al lavoro per capire se i vaporizzatori possono costituire uno step per smettere le sigarette e, finalmente, smettere di fumare del tutto».

«È tutto nato da Umberto Veronesi, 10 anni fa è stato lui il primo a vedere i vaporizzatori come il possibile passo per smettere definitivamente di fumare, da allora diversi studi sono stati condotti e sulla scia di questa letteratura scientifica è nato il lavoro che stiamo conducendo», ci dice Giovanni Paoletti, medico che, assieme ad Alessandro Solinas, sta lavorando al progetto per trasformarlo nelle rispettive tesi di specializzazione.

«I dati sono molto interessanti» prosegue Paoletti «abbiamo per ora intervistato 3000 persone che sono passate dalla sigaretta normale a quella elettronica. Il 20% di queste persone sono sofferenti d’asma. Ebbene, di queste la stragrande maggioranza ha dichiarato di non aver notato peggioramenti del loro quadro respiratorio da quando sono passati al vaporizzatore, addirittura il 98% afferma di respirare meglio da quel momento.

«La differenza tra sigaretta “classica” e il vaporizzatore” sta nel prodotto: la sigaretta brucia carta, tabacco e altre sostanze creando un fumo fatto da più di 300 sostanze tossiche, il vaporizzatore crea esclusivamente vapore privo di queste sostanze» ci spiega, in parole brevi ma precise Alessandro Solinas.

«Il Policlinico offre tutta una serie di servizi per chi vuole smettere la sigaretta tradizionale passando al vaporizzatore. Per chi vuole avere informazioni e contribuire al questionario, questo lo si trova sul sito www.svapostudio.ml, per contattarci potete scriverci all’indirizzo studiosvapo@gmail.com» suggerisce la dott.ssa Marina di Pino.

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