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Pericolo trichinella in Sardegna: “Non consumate carne di maiale macellata clandestinamente”

In Sardegna torna l’incubo trichinella. L’allarme arriva a due giorni dall’abbattimento di 268 maiali, che pascolavano allo stato brado nella zona di Orgosolo. Le analisi su due macro-campioni svolte dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale hanno rilevato, oltre a diversi casi di peste suina africana, anche la presenza del pericoloso verme trichella, la cui ingestione tramite la carne del maiale, può causare gravi danni alla salute dell’uomo, fino a risultare in alcuni rari casi, mortale.

La raccomandazione arriva direttamente dal direttore dell’Istituto Alberto Laddomada (VIDEO-INTERVISTA), intervenuto in serata all’assessorato della Salute, per rendere noti i risultati condotti sui maiali abbattuti due giorni fa nell’agro di Orgosolo.

Per evitare brutte sorprese, è necessario qualche piccolo accorgimento dunque: in primis quello di non consumare salumi ottenuti da carni non sottoposte a controllo veterinario, e più in generale carni suine crude o poco cotte. Quindi occhio alle macellazioni fai-da-te: «I prodotti presenti nei canali canonici di distribuzione sono sicuri al 100% in quanto certificati – spiega Laddomada – Diverso è il caso della macellazione a domicilio. Certamente non è illegale, ma deve essere fatta soltanto in seguito al controllo dei capi di bestiame utilizzati da parte dei servizi veterinari delle ASL». Salatura, essiccamento e affumicamento non garantiscono l’uccisione del parassita, quindi prosciutti, lardo o salami non sono sicuri se non hanno la certificazione. Per quanto riguarda la cacciagione, in particolare i cinghiali, il consiglio è quello di prelevare un campione di muscolo dell’animale, e farlo esaminare dalla ASL. Ogni controllo di questo tipo è gratuito.

Da sinistra: l’infettivologo dell’Università di Sassari Sergio Babudieri, il direttore generale dell’assessorato alla salute Giuseppe Sechi e il direttore dell’Ist. Zooprofilattico Alberto Laddomada

Nell’uomo il pericolo arriva dal consumo delle carni infette:«Le larve si depositano nell’intestino tenue dell’uomo e si trasformano in vermi adulti che attaccano i muscoli striati (compreso il cuore)». I sintomi sono quasi immediati:«La sintomatologia classica comprende ittero, dolori muscolari, debolezza, sudorazione, rigonfiamento, fotofobia e febbre alta». Finora non sono emersi casi di trichinella nell’uomo, ma in passato, dal 2005 al 2011, sempre nella zona di Orgosolo, 28 persone ne furono colpiti, molte delle quali all’interno dello stesso nucleo familiare.

Nell’ultimo mese, a seguito di una campagna della Regione che attraverso l’Unità di Progetto, ha provveduto all’abbattimento di oltre 1000 maiali al pascolo brado nella zona del nuorese e in Ogliastra, la trichinella è stata finora rilevata soltanto nei capi abbattuti il 9 gennaio nel comune di Orgosolo. Non sono ancora disponibili gli esiti degli esami sulle altre campionature.

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