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Manuela Serra (M5S), la prima senatrice sarda della storia non si ricandida: “In Parlamento solo menzogne e violenza”

Manuela Serra Movimento Cinque Stelle

Manuela Serra (Movimento Cinque Stelle)

«Senza elencare le battaglie, senza raccontare le magnifiche esperienze che ho vissuto, senza entrare in tutti i vortici di pensieri che si intrecciano tra di loro difficilmente raccontabili in un post, vi dico che non mi ricandiderò». Con un lungo post la parlamentare cagliaritana del Movimento Cinque Stelle Manuela Serra, prima storica senatrice sarda della Repubblica italiana, ha annunciato di non voler far parte della prossima legislatura.

«Continuerò la mia esperienza da cittadina libera e attiva – spiega la Serra -. Ringrazio di cuore tutte le persone che ho conosciuto lungo questa strada. Un infinito grazie a Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, mi riempie di orgoglio essere parte del sogno che è il M5S. Dopo 5 anni in Senato ho necessità di tornare in aula, quella vera, dove si formano i cittadini, dove si attua l’integrazione, dove si mettono in pratica i valori di socialità e condivisione».

Poi la senatrice racconta soprattutto la sua personale esperienza in Parlamento: «In nessun luogo istituzionale, e in Parlamento in assoluto, si riesce a parlare di rivoluzione culturale, di vita, di essenza. Servono persone che sanno stare all’interno di quei luoghi senza essere ammaliati dal potere. Per ora le aule parlamentari si nutrono di violenza, menzogna, prevaricazione. Vedere personaggi politici ripiegati su sé stessi recitare la parte del parlamentare impegnato, mentre il Paese sta andando a rotoli è stato per me, estremamente doloroso.Strani esseri gobbi su stessi senza umanità schiavi del potere creato intorno a sé stessi riempiono aule e commissioni ignari del mondo fuori. Tutti questi “gobbi”, incontrati in questi anni hanno avuto responsabilità su molti dei drammi attuali legati al lavoro precario, dell’impossibilità di avere cura e coscienza e tempo per pensare e conoscere».

«Non lascio il M5S fatto di politica onesta, post-ideologica, sempre rivolta al bene comune – conclude -. Non smetterò di occuparmi di politica, impossibile per me. Auguro a chi si candida come portavoce di essere presente a sé stesso/a senza mentirsi sul motivo della propria candidatura. Non è facile, non è per niente facile smascherare sé stessi».

 

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