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92 mila sardi chiedono il referendum per il principio di insularità in Costituzione

Gianfranco Ganau e Roberto Frongia con tutti i promotori del referendum - Foto di Gianfranco Ganau

Sono state depositate oggi al Tribunale di Cagliari le oltre 92 mila firme da parte di cittadini sardi per chiedere che il principio di insularità venga inserito in Costituzione. 

I risultati del referendum sono stati presentati proprio oggi in piazza Repubblica davanti al Palazzo di Giustizia dal presidente dei Riformatori e promotore del referendum Roberto Frongia insieme al presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, all’ex assessora regionale alla Cultura, Maria Antonietta Mongiu, al senatore di Campo Progressista Luciano Uras, ai consiglieri regionali del Pd Piero Comandini e di Forza Italia Alessandra Zedda e a tanti sindaci. 

Una volta che la Corte d’Appello avrà dato l’ok, il presidente della Regione Francesco Pigliaru potrà indire il referendum consultivo, non vincolante e che perciò non richiede quorum. La data più plausibile è ottobre 2018.

«Si tratta di un risultato straordinario – ha detto Frongia – unico nella storia dei referendum presentati in Sardegna ed è stato possibile grazie alla trasversalità delle personalità che hanno aderito».

«Chi vive in Sardegna sa quanto pesi vivere in un’isola– ha commentato Ganau – i sardi vivono sulla loro pelle una condizione che pesa in termini di opportunità lavorative, di sviluppo e crescita sociale. Ottenere questo riconoscimento da parte del nostro Paese è essenziale per un riconoscimento pieno anche da parte dell’Unione Europea per attivare quelle politiche specifiche e mirate che sono a disposizione delle isole per garantire che il deficit derivante dall’insularità sia finalmente superato. E i sardi lo sanno bene anche in termini di trasporti, continuità territoriale, di ritardi infrastrutturali e di approvvigionamento energetico».

 

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