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“Ci ho mangiato l’Atalanta, gnente!”, il dizionario del trentenne cagliaritano

Il trentenne cagliaritano è nato poco prima che cadesse il muro di Berlino. Cresciuto nell’epoca del boom della televisione commerciale, tra gli anni ’90 e i primi anni ‘2000, e maturato nell’era di internet, è da sempre un grande esploratore della lingua, sia italiana che sarda. A Cagliari i due idiomi sono usati in maniera ibrida. Ci sono tante parole create da questa generazione di “non più giovani”, alcune delle quali ereditate dai giovani odierni, che fanno perdere il confine tra le due lingue. Alcune sono mutuate dal sardo e adattate in italiano, altre sembrano provenire esclusivamente dalla loro fantasia. Vistanet ha raccolto per voi le parole e le espressioni più in voga create dai nati a cavallo tra gli anni ’80 e i ’90.

Grisare. Letteralmente significa ignorare qualcuno o l’invito di qualcuno. Viene spesso utilizzato per far sapere a una terza persona un rifiuto amoroso Es: Eja, l’ho grisato, era solo brutto.

Svisare. Più che un’attività e un’arte praticata con la finalità di rimorchiare o suscitare interesse nei confronti della persona desiderata. Es: L’ho svisata in serata, speriamo di rivederla.

Afframiare o l’afframio. Tecnicamente l’afframmio è un’indagine investigativa fatta di domande e quesiti per scoprire qualcosa di cui si sospetta. Es: Non hai capito mia madre l’altro giorno mi stava afframmiando per scoprire con chi sto uscendo.

Balordo. Il significato della parola è molto simile all’italiano, ma viene usata come espressione di stupore riguardo a qualsiasi accadimento. Es: Ho appena visto un incidente balordo!

Gnente/Gnench. Espressione per descrivere agli altri qualcosa che suscita molta invidia o per dimostrare ammirazione per qualcosa. Es: Gnente la pizza che mi sono mangiato ieri!

Zero. Zero come zero possibilità. Utilizzato come risposta negativa a una qualsiasi ipotesi o domanda o per anticipare la propria negazione a un qualcosa. Es: Zero che vado al mare domani, sono tutto bruciato.

L’Atalanta. Nessuno sa perché la squadra di Bergamo da un giorno all’altro sia diventata un sinonimo dell’avverbio “molto”. Di solito ci si mangia l’Atalantaci si beve l’Atalantaci si balla l’Atalanta. Trattasi di una forma più ricercata dell’espressione “tutto” in forme come ci ho mangiato/bevuto tutto.

Marrano. Tipica sfida indirizzata a un qualcuno sottendendo al fatto che la persona sfidata non abbia il coraggio di accettarla. Solitamente a un “marrano” la legge dells strada dice che non bisogna mai sottrarsi. Es: marrano a berti una 66 intera di birra senza fare pause.

Bolle. Letteralmente bugie. Versione campidanese dell’italianissimo “balle”. Es: Non dire bolle.

Brombolo. Persona goffa e poco atletica. Es: Sei un brombolo, ti ho visto cadere.

Tanalla. Tirchio, poco generoso. Es: Ma vuoi anche i centesimi? Sei proprio una tanalla.

Ciospo/Squalo/Borrone. EpitetI poco carinI per definire un ragazzo/a brutto/a. Es: No, zero, non me la sono fatta, era un ciospo.

Fiamma. Qualcosa è “fiamma” se è particolarmente cool, per usare una parola inglese. Es: Hai visto la mia macchina? Fiamma!

Gherrarsela. Tentare, scommettere, riferito a situazione in cui si ha poche probabilità di farcela. Es: Non fanno entrare senza camicia, che fai, te la gherri?

Cuccare. Rimorchiare qualcuno/a e intrattenere con lui/lei un primo approccio fisico, generalmente un bacio con la lingua. Es: Com’è andata con la tipa ieri, te la sei cuccata?

Mazzina. Fare una “mazzina a qualcuno” equivale a fare una fattura o una macumba. Es: Questo periodo ho un sacco di sfortuna. Qualcuno deve avermi fatto una mazzina/smazzinato

Olio/scivola/sciabola. Esclamazioni di strada dedicate a voce alta a una bella ragazza o a un bel ragazzo equivalenti al tipico fischio di richiamo. Di solito non è usato con la speranza di fare colpo.

Passarsi. Il gesto “di passarsi da qualcosa” significa aggirare gli ostacoli o non affrontare una determinata situazione. Ci si “passa” da una rissa o da una sfida di calcetto.

Pignegna. In origine persona che si fa di eroina. Per estensione chiunque chieda le elemosina in strada. Evoluzione del termine più semplice “pigna”.

Roglio. Situazione molto complessa e problematica. Es: Il compito di matematica non sono riuscito a finirlo. Era un roglio

Sbiccare. Avvistare qualcuno o coglierlo sul fatto/in flagrante. Es: L’ho sbiccato con quella. Con me ha chiuso

Sgammati. Espressione utilizzata per anticipare qualcosa che desterà stupore nell’interlocutore. Una sorta di “Nota bene” in versione cagliaritana. Es: Sgammati la situa 

Sinda. Abbreviazione della frase in sardo “S’indandaus”, tradotto in italiano “Ce ne andiamo”. Per i più professionali c’è anche l’intercalare “Ajo chi s’indajo'”

Stuggio. Luogo in cui nascondersi, “stuggiarsi”. Es: Ho trovato un locale stuggio

Caddozzone/Caddozzo. Paninaro di strada tipico della Sardegna alimentato da gruppo elettrogeno e specializzato in salsiccia, wurstel, carne di cavallo, cipolle e patatine. Non per forza riferito alle condizioni igieniche della cucina.

Di ghisa/legno/gomma. Cfr. Zero, stesso utilizzo di negazione.

 

 

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