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Mulinu Becciu: mille firme per salvare il centro polivalente Area 3, cuore culturale del quartiere

Area 3

Riaprire il dialogo col Comune ed avere rassicurazioni sul futuro di Area 3, il centro comunale polivalente di via Carpaccio 16 attivo a Mulinu Becciu dal 2004. Sono questi gli obiettivi della importante petizione indirizzata da oltre mille sottoscrittori, residenti nel popolare rione cagliaritano ma anche in molti altri quartieri della città e in tanti centri dell’hinterland, al sindaco Massimo Zedda.

La principale preoccupazione dei firmatari è che dopo il 31 dicembre, data in cui Arcoes, l’associazione che, da oltre un decennio, a seguito della vittoria di un bando gestisce Area 3, riceverà lo sfratto, il centro possa perdere la sua caratteristica di spazio multigenerazionale e multidisciplinare.

Le volontarie del Comitato per Area 3

 

«A quanto risulta a noi – afferma Annarosa Zedda, una delle anime del Comitato promotore della petizione, formatosi spontaneamente lo scorso ottobre al diffondersi delle notizie dello sfratto e della chiusura del centro, su cui, a fine 2017, calerà il sipario in attesa che venga individuato un nuovo gestore – l’idea del Comune sarebbe quella di utilizzare Area 3 per svolgere esclusivamente attività in favore dei minori. Ciò significherebbe ignorare le esigenze del quartiere di Mulinu Becciu, che è composto soprattutto da anziani ed è privo di qualsiasi altro luogo di aggregazione. Da anni qui in via Carpaccio, grazie all’impegno di varie associazioni, si tengono lezioni di yoga e musica, workshop di lettura, proiezioni cinematografiche e incontri e dibattiti culturali che hanno interessato e interessano ancora tantissime persone di tutte le età: chi garantirà tutto questo dal 2018?».

I firmatari della petizione temono anche che, una volta chiuso, Area 3 possa essere abbandonato od occupato. «È un rischio che esiste – sostiene Iosranda Nonnis -. Abbiamo l’esempio dell’ex Circoscrizione e sappiamo benissimo quanto sia caldo a Cagliari il tema dell’emergenza abitativa. È proprio per questo che abbiamo chiesto al Comune che, in attesa di deciderne la sorte, il centro rimanga aperto».

Per il destino dello stabile di via Carpaccio 16, divenuto uno spazio polivalente nel 2008 e gestito dal 2010 da Arcoes, a cui, lo scorso aprile, per la prima volta, era stato prospettato, per il futuro prossimo, il pagamento di un canone di affitto, in regime di proroga, sarà importante il parere del sindaco Zedda.

«Gli abbiamo chiesto un incontro urgente e ora attendiamo risposte – aggiunge Nonnis -. La speranza è che ci ascolti e capisca il nostro punto di vista: sarebbe un delitto depotenziare uno spazio che è diventato un punto di riferimento culturale per Mulinu Becciu e per tutta Cagliari».

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