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Bando alle ciance. Una pioggia di incentivi per l’innovazione delle micro, piccole e medie imprese sarde

Parola d’ordine: innovazione. Avete una micro, piccola o media impresa che opera all’interno dei confini isolani, ma il prodotto da voi offerto non vi da più le gioie di un tempo? Ammettetelo: è obsoleto, superato, e da tempo meditate su un nuovo progetto innovativo che possa migliorarlo e potenziarlo – o addirittura crearne uno nuovo – ma il solo pensiero di trovare i fondi per realizzarlo vi ha fatto perdere il sorriso? Bene, rompete gli indugi perché l’ente regionale Sardegna Ricerche ha in serbo per voi un’opportunità che certamente ve lo farà ritrovare. È stata pubblicata, infatti, la nuova edizione del bando “Microincentivi per l’innovazione”, rivolta a tutte le micro, piccole e medie imprese isolane che, proprio come voi, intendono realizzare un progetto innovativo, finalizzato alla creazione di un nuovo prodotto o di un processo produttivo, o al miglioramento significativo di quelli esistenti, attraverso il finanziamento di servizi di consulenza esterna, necessari per realizzarlo. Perciò, sorridete perché sul piatto servito da Sardegna Ricerche ci sono fondi pari a un milione di euro.

Il bando – finanziato con i fondi europei POR FERS 2014-2020 – è improntato proprio per accrescere l’innovazione nel mondo delle imprese che operano nel territorio regionale, generando, così, crescita e occupazione, e offre un concreto supporto per quei progetti finalizzati all’introduzione nella propria azienda di un nuovo prodotto o processo, o di un netto potenziamento di quest’ultimi, mediante il finanziamento di servizi di consulenza esterna, indispensabili alla sua espletazione. Ma quali sono le imprese beneficiarie? E quali, invece, i progetti innovativi ammissibili? Andiamo per gradi.

Possono attingere dal ricco piatto offerto da Sardegna Ricerche quelle micro, piccole e medie imprese che operano in qualsiasi settore previsto dal Regolamento (UE) n. 1047/2013 – con particolare riferimento alle aree di specializzazione della Smart Specialization Strategy (S3) della Regione Sardegna – purché propongano un progetto orientato allo sviluppo di prototipi e alla tutela e valorizzazione della proprietà industriale di nuovi prodotti o processi, da realizzare nel perimetro isolano. Rimangono escluse, invece, quelle aziende che si occupano di pesca e acquacoltura e di produzione primaria di prodotti agricoli, e, inoltre, non sono concessi gli aiuti per attività connesse all’esportazione e quelli subordinati all’impiego di prodotti nazionali.

Per partecipare, le aziende beneficiarie dovranno possedere i seguenti requisiti: essere regolarmente costituite e iscritte nel registro delle imprese; avere la sede operativa principale, in cui il progetto andrà a realizzarsi, ubicata nel territorio della Regione Sardegna; non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali; non essere considerate “impresa in difficoltà”; non essere state escluse da agevolazioni, finanziamenti, contributi, sussidi; non aver avviato i lavori relativi al progetto prima della data di presentazione della domanda e, ancora, non essere beneficiarie per la stessa iniziativa di altri contributi pubblici. Infine, badate bene perché gli aiuti sono concessi in “regime de minimis” e, di conseguenza, l’impresa beneficiaria non dovrà superare il limite previsto dal Regolamento (UE) n. 1047/2013 in materia di aiuti “de minimis”, sia nell’esercizio finanziario corrente, sia nei due esercizi finanziari precedenti alla domanda di richiesta del finanziamento.
In merito, invece, ai progetti ammissibili, quest’ultimi non solo dovranno essere coerenti con la Smart Specialization Strategy regionale (S3) e rientrare nelle aree di specializzazione da essa individuate, ma dovranno prevedere un’attività di progettazione e di sviluppo originali, capaci di generare prodotti o processi con un chiaro e verificabile valore aggiunto rispetto alle tecnologie di riferimento. Nel concreto, il progetto innovativo dovrà comportare l’acquisizione di servizi di consulenza esterna per la realizzazione dei nuovi prodotti o processi produttivi, oppure per il significativo miglioramento delle caratteristiche e delle funzioni di quelli già esistenti: i servizi di consulenza potranno comprendere tutte quelle attività necessarie alla messa a punto di nuovi prodotti o processi, quali progettazione, realizzazione fisica, attività di caratterizzazione e test. I servizi di consulenza attivabili all’interno del progetto sono individuati nel “Catalogo dei servizi per le imprese della Sardegna” (Allegato D del Bando) e si suddividono in quattro categorie principali: servizi di consulenza in materia di innovazione e servizi di supporto all’innovazione; servizi tecnici di progettazione e implementazione di prodotto o di processo produttivo; servizi tecnici di sperimentazione e, infine, servizi di assistenza e informazione in tema di Proprietà Intellettuale. Inoltre, ciascuna impresa potrà scegliere liberamente il professionista al quale richiedere tale servizio.

Gli aiuti offerti da Sardegna Ricerche sono concessi in forma di sovvenzione e mirano a coprire l’80 per cento del costo complessivo del progetto, per un valore massimo di 15000 euro per ciascuna impresa.

State attenti perché ogni azienda beneficiaria potrà presentare una sola domanda, che dovrà pervenire esclusivamente per via telematica, attraverso il sistema informatico della Regione Sardegna (SIPES). La domanda, inoltre, dovrà contenere, in allegato, il progetto innovativo oggetto di sovvenzione, il piano di lavoro e il curriculum vitae dei fornitori di consulenza di servizi scelti, la dichiarazione “de minimis” e la dichiarazione dei requisiti necessari per la partecipazione. Se nutrite dei dubbi sulla compilazione della domanda, non disperate, perché potete consultare l’apposita guida.

Avete segnato tutto? Bene, ma non scordate la scadenza. Per innovare la vostra impresa e ritrovare finalmente il sorriso, avete tempo sino alle ore 12.00 del 28 febbraio 2018.

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