Site icon cagliari.vistanet.it

“A biliardino non gioca più nessuno”, ieri la presentazione del libro di Nino Nonnis. L’autore: “Scrivere non dà da vivere, ma da rivivere” (VIDEO)

Nino Nonnis

Nino Nonnis e Maria Pina Doi

Nino Nonnis è quell’ amico, padre e collega con cui ognuno vorrebbe farsi quattro chiacchiere. Battuta pronta ed entusiasmo coinvolgente, ieri, durante la presentazione del suo libro: “A biliardino non gioca più nessuno” al Teatro Sant’Eulalia , lo scrittore ha tenuto banco tra i racconti della Cagliari anni ’60 intrattenendo il suo pubblico tra risate, emozioni e ricordi.

Insieme a Nonnis, sul palco erano presenti anche Maurizio Medda e Maria Pina Doi che hanno accompagnato la presentazione con domande e letture. Gli spettatori sono stati accolti con un piccolo siparietto e con un filmato vintage: le immagini in bianco e nero di quella Cagliari che “non c’è più”, ma in realtà c’è sempre nei ricordi di chi l’ha vissuta e che, a giudicare dagli sguardi e dai commenti in sala, non l’ha mai dimenticata.

Non dimenticare” , è questo il leitmotiv della serata e il fine ultimo del libro: raccontare questi luoghi e le persone che ne hanno fatto parte anche a chi non era presente, a chi è arrivato quando tutto era già cambiato e non ha vissuto la vita quotidiana di allora, le abitudini, i veri e proprio riti. È Nonnis stesso che paragona questi rituali, dalle interminabili partite a biliardino alle ore trascorse nelle sale da biliardo, dalle frequentazioni del bar “Marabotto” in piazza San Benedetto al cinema “Corallo”, ai rituali tipici della messa con una loro intoccabile sacralità.

Nino Nonnis e Maria Pina Doi

Presenti all’evento anche tanti ospiti d’eccezione: da Massimiliano Medda a Giampaolo Loddo, dall’ex moglie dell’autore al figlio Federico Nonnis, quest’ultimo destinatario di una dedica diretta, ma mai esplicita, e al quale è rivolto il libro. Non solo persone, ma anche personaggi: ebbene sì, in sala non potevano mancare anche i protagonisti del libro, come non ha mancato di sottolineare lo stesso Nino, visibilmente commosso. Quando sul palco sale Antonio Trudu, professore della facoltà di Lettere a Cagliari, è la stessa Maria Pina Doi a chiedergli: «Che effetto fa essere tra i protagonisti del libro di Nino?» e Trudu dichiara prontamente di esserne lusingato. Innumerevoli, inoltre, i riferimenti ai locali storici della città scomparsi oppure cambiati «Oggi al posto del bar Marabotto c’è una sushieria, è così che si dice?» esclama Nonnis, facendo scoppiare il pubblico in una risata un po’ malinconica. E ancora, si è parlato del “Miracolo economico”, di  Riva e del grande Cagliari, come ha ricordato anche Giampaolo Loddo: «Gigi Riva si sente sardo e ne è convinto».
L’autore, tra una risata e l’altra, si è lasciato andare anche a qualche confidenza personale, regalando così un pezzetto di sé al suo pubblico, già ormai conquistato: «Posso dirvi come ho vissuto quegli anni in comparazione e contrasto con mio figlio che oggi ha 26 anni. Io sapevo che sarei rimasto vergine fino ai 20 anni almeno, giocavamo a biliardino sacrificando le pivelle! Infatti, le ragazze non entravano nelle sale da biliardo, ma fuori c’era sempre un amico che faceva il palo e ci avvertiva quando arrivava una cinquecento con una donna».

Nino Nonnis, Maurizio Medda, Massimiliamo Medda, Giampolo Loddo e Maria Pina Doi

Infine, non sono mancati i ringraziamenti alla casa editrice Palabanda che, a distanza di vent’anni, ha deciso di scommettere ancora su questo libro. Infatti, “A biliardino non gioca più nessuno” era già uscito nel 1997 e, come ricorda anche Maurizio Medda: «Nel giro di un anno è stato ai primi posti tra i libri più venduti nelle librerie di tutto il cagliaritano, vendendo più di 2000 copie, diventando un libro cult». Commenta a tal proposito Gabriella Ranno di Palabanda edizioni: «Ci sono delle storie che non possono essere dimenticate. C’è sempre un tempo per i nostri ricordi e per la nostra storia, noi veniamo da lì ed è giusto che si ricordi».

Exit mobile version