Site icon cagliari.vistanet.it

Da dieci anni alla guida di un sexy shop a Cagliari: «Ai miei clienti vendo la felicità»

Dimenticatevi la penombra, le luci soffuse, scordatevi clienti imbarazzati. Il sexy shop di Salvatore Monni non è quello che normalmente ci si aspetta da un negozio di quel tipo. A fare gli onori di casa da Porky’s, “nomen omen” del negozio di via Sassari a Cagliari, c’è Salvatore Monni, cagliaritano di 43 anni, segni particolari: un entusiasta: «Il sesso è gioco, felicità, e non c’è nulla di cui vergognarsi. La mia è una specie di “missione”. Aiuto le persone ad essere felici, e questo appaga in primis anche me. Faccio del bene, sono altre le cose di cui vergognarsi».

 

L’ambiente è studiato per cercare di mettere a proprio agio le persone. Innanzitutto Salvatore non è solo, con lui, in bella vista nel bancone, c’è Teddy, l’inseparabile mascotte di Porky’s, un orsetto rosa particolarmente “fornito”, da cui Monni non si separa neanche quando va in vacanza. Goliardia, dunque, ma non solo. Superata la sala dedicata agli addii al celibato e nubilato, Porky’s si estende per due piani; due sale interne dove i clienti possono scegliere con più discrezione gli accessori per il loro divertimento fra le lenzuola.

E qui viene la seconda sorpresa. Sì, perché i clienti son tanti, non si spiegherebbe altrimenti perché un sexy shop dura a Cagliari da ben 17 anni: «Porky’s ha aperto nel 2000, e dopo aver lavorato per 7 anni come dipendente, ho rilevato l’attività – racconta Salvatore – In questi anni ho assistito al cambiamento nei costumi dei cagliaritani. Se prima il negozio era frequentato soprattutto da uomini, ora le donne sono la maggioranza, e anche le coppie vengono a scegliere insieme qualcosa che rinnovi i loro rapporti sessuali. Spesso sono proprio le donne a spingere i loro partner a sperimentare, sono decisamente più intraprendenti».

Ragazze e ragazzi della porta accanto entrano senza imbarazzo nel negozio, chiedono a Salvatore di consigliare il prodotto giusto, o indicazioni sul modo di utilizzarlo. Durante l’intervista, una ragazza bionda sceglie un vibratore, un ragazzo sulla trentina chiede consiglio su un lubrificante. Ma quali sono i prodotti che vanno per la maggiore?:« Il prodotto che i miei clienti chiedono più spesso è senza dubbio il “rabbit” (un vibratore a doppia stimolazione). Poi ovviamente lubrificanti, manette, biancheria intima. Molti sono incuriositi dalle novità più tecnologiche. Esiste ad esempio un articolo che da la possibilità di provocare piacere anche a distanza, attraverso un’app da installare nel telefono».

E così, dai racconti del titolare del sexy shop, scopriamo che il sesso per i cagliaritani è sempre meno tabù, e che fra i  suoi clienti ci sono professionisti, studenti, casalinghe e politici: «Magari i “personaggi” più in vista preferiscono passare in negozio all’orario di chiusura, di sera tardi, per evidenti ragioni. A volte, sono io stesso a portare a domicilio il campionario richiesto». Insomma, un settore trasversale, che sembra non conoscere crisi: «Internet e la vendita on-line hanno avuto una ricaduta forse soltanto nel settore dei film e dei dvd, ma per quanto riguarda i sex toys, le persone vogliono ancora vedere il prodotto, toccarlo e magari chiedere qualche consiglio». A sentirsi a proprio agio, ci pensa il titolare dunque, decisamente comunicativo e orgoglioso della sua attività: «Avere un lavoro oggi è una fortuna, avere un lavoro che piace è una fortuna doppia. Io sono pure il titolare, non posso chiedere di meglio».

E far star bene le persone sembra essere una vera missione per Salvatore, anche al di là del sesso. Quando non veste i panni del venditore di sex toys, Monni si dà da fare con il volontariato, regalando un sorriso ai bambini più sfortunati. Allora, con l’associazione di volontari di cui fa parte, si traveste da Batman e va a trovare, in compagnia degli altri suoi colleghi super-eroi, i bambini in ospedale, a bordo di una Corvette nera, che funge da Bat-Mobile.

Exit mobile version