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Spaccio di droga, due arresti e quattro denunce in Ogliastra

Operazione antidroga  in Ogliastra alle prime luci dell’alba. Dalle 7 di questa mattina  gli uomini dell’arma dei carabinieri di Santa maria Navarrese, Lanusei e Cacciatori di Sardegna, sono stati impegnati nell’operazione che ha portato all’arresto di due persone e alla denuncia di altre quattro.

Si è conclusa oggi una complessa ed articolata attività d’indagine della stazione carabinieri di Santa Maria Navarrese (frazione di Baunei), finalizzata al contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, i militari della compagnia carabinieri di Lanusei, con il supporto dello squadrone eliportato Cacciatori “Sardegna” con le dipendenti unità cinofile, di un elicottero aw-109 nexus dell’11° nec di Elmas (ca), hanno eseguito l’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal Gip presso il tribunale di Lanusei.

Custodia cautelare in carcere per Mosè Cao, nato e residente a Lotzorai  classe 63, pregiudicato, già detenuto presso la casa circondariale di Lanusei dal 7 di aprile di quest’anno poichè colpito da altra misura detentiva emessa nell’ambito dell’indagine “Dirty ish”, sempre della stazione Carabinieri di Santa Maria Navarrese. L’uomo sarebbe dovuto uscire oggi dal carcere ma non ha fatto in tempo a mettere il piede fuori dalle sbarre. Agli arresti domiciliari invece Salvatore Conti, classe 71, residente a Tortolì, pescivendolo, pregiudicato.

L’indagine svolta dal mese di maggio 2016 al mese di marzo 2017 ha permesso di appurare un totale di 20 cessioni al dettaglio di stupefacente per lo più del tipo cocaina, evidenziando il continuo spaccio sviluppatosi tra i comuni di Lotzorai, Tortolì e Girasole. A carico dei soggetti colpiti dalla misura cautelare restrittiva si è dimostrata l’esistenza di un attività di spaccio stabile e consistente, fonte di profitti non trascurabili.
Il modus operandi, la scaltrezza nell’uso di linguaggi codificati, l’utilizzo di apparecchiature scanner per individuare la presenza di microspie, la fitta rete di contatti consolidati e fiduciari che hanno assicurato agli indagati l’approvvigionamento e la successiva vendita al dettaglio, sono indicative di personalità caratterizzate dall’elevato spessore delinquenziale e di una scelta di vita stabilmente dedita ai traffici illeciti.

Durante l’attivita’ d’indagine Mosè Cao era tra l’altro sottoposto ad altra misura cautelare dell’obbligo di presentazione giornaliera alla Polizia Giudiziaria, emessa nell’ambito dell’indagine “Sardlento”, il che non lo ha fatto desistere nel continuare reiteratamente le analoghe condotte delittuose, sintomo di una determinazione a delinquere fuori dal comune, che risale nel tempo: il suo curriculum criminale è infatti costituito da una serie nutrita di precedenti condanne per stupefacenti, la prima risalente al 1990. Anche Conti ha mostrato una spiccata capacità a compiere le sue attività di narcotraffico impegnandosi quotidianamente nel soddisfare le richiesete dei sui clienti, attività che non ha risentito delle precedenti condanne.

Altre quattro persone di Tortolì e Girasole sono state invece deferite in stato di libertà per gli stessi reati.

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