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“Bed and breakfast”: una notte a teatro sospesa tra la veglia e il sonno con la ninna nanna degli attori

bed and breakfast una notte a teatro

Era una delle novità imperdibili della nuova programmazione teatrale del Festival d’autunno 10 Nodi, la rete degli spettacoli della stagione teatrale di Cagliari. Ieri sera al teatro Massimo, nella prima uscita serale sold out delle tre esibizioni della performance “Bed and breakfast”, una quarantina di ospiti hanno potuto assistere e vivere un’esperienza unica.

Oggi, nell’epoca contemporanea dove tutto è alla portata di mano e risponde al progresso, come riscoprire le arti antiche? Come poter tornare bambini anche solo per una notte? Lo spettacolo, ideato e cantato da Heike Schmidt, composto e suonato dal violoncellista Thilo Thomas Krigar e diretto dalla drammaturgia di Erwin Jans ha condotto i presenti in una sorta di viaggio notturno sospeso tra la veglia e il sonno. I curatori hanno pensato ad una location molto minimal ma calda, intima e familiare. Ad accogliere gli spettatori all’appuntamento delle 23, luci soffuse a cascata dal soffitto e letti singoli disposti armoniosamente sul palco. Una sedia ed uno spartito, uniti ad alcuni comodini sparsi qua e là. Gli invitati avevano l’unica incombenza di portare l’occorrente per riposare comodi ed una piccola borsa con un kit per il risveglio.

L’intento della regista è quello di aprire la mente delle persone verso nuove sensazioni, portare la gente ad immaginare nuove emozioni quando una sola voce canta per te. Addormentarsi cullati da una ninna nanna, un privilegio raro da assaporare per un adulto. E allora ecco che le nenie in lingua tedesca e francese, intonate dalla cantante che vaga tra i letti spegnendo le luci a una a una, ha fatto riavvolgere la pellicola ai primi ricordi personali, associando vecchie tradizioni ed eredità culturali.

Come ogni usanza classica, come i vecchi miti intramontabili, per essere riscoperti devono essere rivisitati sotto forma di nuove idee, forme e contenuti. «È la dimensione nuova dell’arte, che crea nuove prospettive, inventa nuovi spazi ed elimina le barriere tra artista e spettatore. Tutto per tornare all’origine dell’emozione, al vero senso del piacere e della conoscenza» spiega Krigar.
L’illuminante e primigenia idea di Schmidt ha in grembo qualcosa di arcaico ma al tempo stesso di estremamente originale. Andata in scena la prima volta a Berlino sedici anni fa, si rivelò una vera a propria pensata rivoluzionaria. Poi nel 2005 a Dublino, al Fringe Festival. Solo sette anni fa arrivò in Italia, a Terni. Quest’anno invece, è ritoccata l’Italia, proprio a Cagliari.

Tre artisti, uniti dalla stessa fascinazione per il sonno, hanno saputo stupire e rilassare il pubblico che, da spettatore, è diventato parte integrante dell’esibizione. L’indomani gli ospiti sono stati piacevolmente risvegliati della stessa soave e pacata melodia. Giusto il tempo di aprire gli occhi, realizzare che non stavano sognando e che quelli attorno a loro erano silenziosi e sconosciuti compagni di viaggio per una sola notte. La magia non è finita qui: ad attenderli, all’uscita, una tavola imbandita per una colazione conviviale, artisti compresi. Un ulteriore momento magico di conoscenza in cui le parti hanno condiviso quelle sensazioni che rimarranno nella memoria come una notte indimenticabile.

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