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Cagliari, statistiche: Alessio Cragno miglior portiere della Serie A, Barella il migliore dei rossoblù

Nella settimana in cui il campionato di serie A ha ottenuto due settimane di sosta in favore delle qualificazioni ai prossimi mondiali di Russia 2018, sono salite alla ribaltà le statistiche riguardanti il percorso ottenuto da ciascuna formazione nel corso delle prime sette giornate di campionato. Il Cagliari è attualmente quattordicesimo con sei punti, frutto di due vittorie e cinque sconfitte. Ma in queste prime giornate cosa si è notato della squadra rossoblù?

Anche a livello statistico, i rossoblù confermano la posizione in classifica con un punteggio medio di 6.5, dove il miglior giocatore risulta essere Niccolò Barella, seguito da Joao Pedro e Alessio Cragno. Il talentino cagliaritano è sia il giocatore più presente (7/7) che quello più aggressivo al pari di Fabio Pisacane (3,7 falli a partita): se il primo ha racimolato due cartellini gialli ed è tra i diffidati, il secondo è stato espulso nel confronto contro il Chievo per somma di ammonizioni. Diego Farìas invece si prende la palma di miglior assistman del torneo nei confronti esterni: appena due ma decisivi per trovarsi davanti a Castro del Chievo e Mandzukic della Juventus, mentre nella classifica generale pare imbattibile – per ora – Miralem Pjanic. Bene anche il rendimento riguardante il possesso palla casalingo (54,1%) che inserisce i rossoblù al quinto posto alle spalle delle migliori, segno che Rastelli ed il suo staff hanno cambiato il modo di produrre gioco dei propri effettivi, più legato all’insieme che a dei singoli protagonisti.

il giovane centrocampista del Cagliari Nicolò Barella, migliore del Cagliari per media punti

Alessio Cragno è stato il miglior portiere del mese di settembre con un punteggio di 7.1, davanti ad Allison (Roma), Handanovic (Inter), Buffon (Juventus) e Berisha (Atalanta). Le parate ottenute in particolare contro la Spal e il Sassuolo hanno fatto schizzare alle stelle la quotazione del portiere, valutato oggi sui 22 milioni di euro con un contratto che scadrà nel 2020 e alcune società molto interessate al suo percorso in Sardegna – come il Napoli che vorrebbe opzionarlo a gennaio per sostituire tra un anno Pepe Reina e l’Inter, pronta a lasciar partire Handanovic in direzione Premier. Questa promozione sul campo arriva a dispetto degli 11 gol subìti, di cui due su rigore (mentre un penalty è stato parato). Promosso anche Leonardo Pavoletti: nessun gol finora, ma un discreto dominio sulle palle alte tale da raggiungere una media di 4,5 duelli aerei vinti a partita. Non hanno sfruttato l’altezza invece Marco Andreolli e Luca Ceppitelli che risultano tra i difensori peggiori nei colpi di testa con una media di 1,8 a partita.

Cragno in tuffo contro la Spal

Dove deve migliorare la squadra allenata da Rastelli? Sicuramente nella finalizzazione: il Cagliari col Napoli ha tirato poco, ma nei confronti casalinghi ha pagato e non poco gli errori sotto porta delle proprie punte. Ad esempio Diego Farìas ha stabilito una media di 2,3 errori a partita, contando soprattutto le sfide con la Spal e col Sassuolo. Non va benissimo nemmeno la gestione dei falli, che vengono effettuati spesso a ridosso dell’area a seguito di un break subìto da passaggi filtranti sui quali il centrocampo fatica ad opporre una lieta resistenza. Le difficoltà maggiori si sono avute ai lati, dove i terzini devono affrontare spesso una prolungata e ripetuta insistenza dell’azione avversaria. L’anello debole è però la difesa sui tiri dalla distanza visto che la squadra rossoblù risulta tra le più colpite del campionato (la terza dietro Spal e Benevento con una media di 3,3 tiri a partita): una lacuna che prosegue dal campionato scorso quando i ragazzi di Rastelli terminarono il torneo come i più trafitti dalle conclusioni da lontano.

I giochi si fanno più semplici invece se il Cagliari va vantaggio: sia col Crotone che con la Spal ha dimostrato di saper difendere il punteggio a proprio favore, senza peraltro subìre alcun gol e limitando al massimo l’offensiva dei propri avversari. Migliorando leggermente i punti deboli, si nota come i cagliaritani possano seguire il trend tenuto finora dal Bologna e dal Chievo, non trascendentali in casa ma spietate in trasferta: questo percorso potrebbe facilmente portare in dote l’obiettivo del decimo posto e salvare nuovamente la stagione di Massimo Rastelli.

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