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Lo sapevate? In Sardegna si sta diffondendo la pànace di Mantegazza, una pianta tossica molto pericolosa che può provocare la cecità

Lo sapevate? In Sardegna si sta diffondendo la pànace di Mantegazza, una pianta tossica molto pericolosa che può provocare la cecità.

Le segnalazioni sono ormai numerose. La pianta infestante cresce ovunque e trova il suo habitat vicino ai fiumi e ai corsi d’acqua.

La pànace appartiene alle apiaceae e alle ombrellifere ed è molto pericolosa per l’uomo: a contatto con la pelle e con gli occhi provoca ustioni gravi e cecità. Il problema? Ha molti punti in comune con altre ombrellifere e altre piante in genere, come la Daucus Carota (la carota selvatica) o come il basilisco (la ferula), e quindi non è facilmente riconoscibile da chi non è esperto di botanica, ad esempio i bambini. Le foglie e il busto, quest’ultimo presenta delle striature scure, sono comunque un segno evidente di riconoscimento.

Daucus carota o carota selvatica.

Basilisco o ferula.

La pianta produce una linfa che contiene “furanocumarine”, sostanze organiche che penetrano nel nucleo delle cellule epiteliali umane e le distruggono. Le ustioni che provoca sono dolorosissime, con bolle e vesciche che possono lasciare cicatrici per sempre.

Gli esperti spiegano che la pianta è originaria del Caucaso e venne importata in Europa alla fine del diciannovesimo secolo a scopo ornamentale. Può anche superare i due metri di altezza e produce dai 1500 a 100mila semi che conservano la capacità di germogliare anche fino a quindici anni. Fiorisce una sola volta e poi muore. Questa pianta non va toccata assolutamente. L’eliminazione della panace di Mantegazza deve avvenire indossando delle protezioni. Nel caso si avvistasse la pianta il consiglio è di fotografarla e segnalare la sua presenza in Comune

La panace di Mantegazza.

Cosa fare se si dovesse entrare in contatto con la panace di Mantegazza? Il consiglio è di lavare la pelle con acqua e sapone e di rimanere al riparo dal sole per alcuni giorni, se non per settimane.

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