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Grillo: “I sardisti puzzano”. La replica: “In casa nostra l’odore della storia”

Non è andata giù ai vertici sardisti la battuta del leader del MoVimento5Stelle Beppe Grillo. Il comico genovese era reduce dalla convention nazionale del Movimento di Rimini, durante la quale Luigi Di Maio era stato incoronato candidato premier alle prossime elezioni politiche. I fari del palco di Rimini si era spento, e Grillo si è concesso una serata in discoteca con i suoi fedelissimi. Sembra però che Grillo, lontano dai microfoni, si sia lasciato sfuggire una battuta, intercettata da un giornalista del Messaggero, che ha riportato le sue parole, dette in confidenza ai suoi: «Belìn, c’è una puzza che neanche nel Partito Sardo d’Azione».

Il tam-tam dei social network ha rimbalzato la battuta di Grillo, e la replica dei sardisti non si è fatta attendere. Ad esprimere il proprio disappunto, con un lungo post su Facebook, il segretario sardista Christian Solinas: «Grillo chieda scusa ai sardi e ai sardisti, da noi l”odore” di quasi cento anni di impegno e passione politica».

« In quasi un secolo di storia – scrive Solinas – il Partito Sardo d’Azione ha superato i tempi della monarchia e della dittatura ed è stato presente nell’Assemblea Costituente e nelle istituzioni repubblicane senza mai dover cambiare il proprio nome, il proprio simbolo, i propri ideali. Siamo da sempre, fieramente ed orgogliosamente, un partito rappresentativo di un Popolo e di una Terra alla quale Grillo dovrebbe rispetto e deferenza. Non foss’altro che ha sacrificato sulle trincee del Carso e del Monte Zebio intere generazioni di propri giovani; ragazzi che hanno dato la loro vita per realizzare e difendere i confini di quell’Italia che oggi egli si candida a governare con il suo Movimento. E noi sardisti siamo gli eredi di quel combattentismo reduce e portiamo ancora nella nostra bandiera il listato a lutto per ricordare quel sacrificio immenso e quei valori eroici che sono nel nostro dna e nella storia della nostra Isola.
Certe espressioni qualificano chi le pronuncia e svelano finalmente quale sia il loro concetto borghese e salottiero del Popolo: da incantare ed usare per i propri fini. Bene farebbe Grillo a fare ammenda e chiedere pubblicamente scusa ai Sardi ed al Partito Sardo d’Azione.

Comunque, per parte nostra – conclude il segretario sardista – noi lo invitiamo a venire il 21 ottobre in Sardegna, al Villaggio Minerario di Rosas, dove il PSd’Az terrà la sua prossima conferenza programmatica per lanciare la sfida del governo, così che possa verificare personalmente che l’unico “odore” che si respira in casa nostra – tolto l’aroma del cisto, dei ginepri e del vento che spazza dal mare i nostri monti – è quello della storia, dell’impegno e della passione politica, della vittoria dei nostri valori e ideali che andiamo costruendo ».

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