Site icon cagliari.vistanet.it

Il viaggio di Autunno in Barbagia: alla scoperta di Dorgali, dove mare e montagna si abbracciano

Cala Luna

La mostra itinerante di Autunno in Barbagia 2017 giunge al suo terzo appuntamento. Nel prossimo fine settimana l’evento legato alla scoperta dei tesori materiali e immateriali dell’entroterra barbaricino si divide in due tappe distinte. Oltre a Sarule, il paese di Salvatore Sini, anche Dorgali aprirà le sue cortes per due giornate intense, in cui le ricchezze di questo territorio incanteranno visitatori e curiosi. Dal 16 al 17 settembre, dunque, il cuore della Sardegna pulserà in questo centro barbaricino, in cui la natura è un abbraccio tra mare e montagna.

Dorgali Supramonte, arco Suttaterra – Fonte www.enjoydorgali.it

Situato nella zona centro-orientale della Sardegna, Dorgali è un insediamento agro-pastorale che dista circa 30 chilometri da Nuoro. Si sviluppa su un costone roccioso che scende dal monte Bardia e si affaccia sul golfo di Orosei, tra coste basse e sabbiose e la falesia della baia di Cala Gonone, frazione marina del paese. Dorgali domina un’area molto vasta, tanto da classificarsi come l’ottavo comune dell’Isola in termini di estensione. Il territorio dorgalese regala un patrimonio naturale di ineguagliabile bellezza che, partendo dal mare cristallino delle coste, passa per fertili valli per poi raggiungere le montagne selvagge del Supramonte. Grazie alle caratteristiche del suo ambiente naturale e alla sua perla, Cala Gonone, Dorgali si afferma come la capitale del turismo barbaricino. L’abitato del paese, circondato da rilievi basaltici ricchi di vegetazione mediterranea, conserva un centro storico molto particolare, caratterizzato da antiche dimore, costruite con la scura roccia vulcanica, e numerose chiese. Oltre alla fama di meta turistica internazionale, Dorgali è anche il capoluogo dell’artigianato in Barbagia, pur conservando intatta la sua tradizione agricola e pastorale.

Dorgali, Cala Gonone – Fonte www.enjoydorgali.it

La poesia della natura, la storia e la cultura nutrono l’incanto di questo paese, il cui nome – secondo alcuni studiosi – potrebbe derivare dalla parola “sorga”, ossia fonte o sorgente, o sarebbe da collegare al termine “dúrgalu”, ossia canale o canalone, per indicare il canalone che dal monte Bardia attraversa il paese verso la valle. Per gli amanti della leggenda, invece, Dorgali avrebbe ereditato il nome dal suo fondatore, il pirata saraceno Drugàl.

Dorgali, costume tradizionale – Foto web

BREVI CENNI STORICI. Secondo alcuni racconti popolari sarebbero stati i fenici ad abitare per primi questi luoghi. Stanchi dei ripetuti attacchi provenienti dal mare, si spostarono dall’originario insediamento costiero e si stabilirono nella località detta Isportana. Al di là dei miti e della narrazione popolare, l’area dorgalese fu abitata fin dalla preistoria e conserva tracce di vita passata risalenti al Neolitico finale. La civiltà nuragica, quella punica e quella romana hanno calpestato questi luoghi, lasciando impronte nitide, conservate in monumenti spettacolari: Domus de janas, dolmen, pozzi sacri, tombe dei giganti, villaggi nuragici e i resti dell’antica mulattiera S’Iscala Omines, per citarne alcuni. Dorgali, come centro abitato, esisteva già in età bizantina, come attestano il rinvenimento del diploma militare di un soldato bizantino e la dedica dell’antica parrocchiale ai santi Cornelio e Cipriano, martiri venerati nel culto orientale. In epoca medievale la cittadina fece parte della curatoria di Galtellì, nel Giudicato di Gallura, e poi, dopo lo smembramento di quest’ultimo, passò al Giudicato di Arborea. Nel XV secolo cadde sotto il controllo dei feudatari scelti dai reali spagnoli e , successivamente, nel XIX secolo sotto quello dei Savoia.

Dorgali, centro storico – Fonte www.sardegnaturismo.it

COSA VEDERE. Con la sua storia, la sua cultura e la sua natura, questo centro della Barbagia offre davvero una vasta scelta di luoghi da visitare. Per una suggestiva immersione nel passato più remoto, tra nuraghi e villaggi nuragici, tombe dei giganti e Domus de janas, i siti archeologici abbondano. Ad esempio, le famose grotte del Bue Marino, un incanto storico e naturale, hanno restituito testimonianze di vita risalenti al Neolitico finale. Qui, inoltre, tra gli straordinari paesaggi sotterranei in cui un tempo viveva una colonia di foche monache, sono ancora visibili incisioni di figure antropomorfe risalenti all’Eneolitico finale.

Dorgali, grotta del Bue Marino – Fonte www.enjoydorgali.it

Dorgali, interno grotta del Bue Marino – Fonte www.enjoydorgali.it

Dorgali, interno grotta del Bue Marino – Fonte www.enjoydorgali.it

Altra tappa obbligata è lo straordinario complesso nuragico di Serra Orrios, frequentato dalla fine del Bronzo antico fino alla prima età del Ferro. Questo villaggio – santuario è una delle aree archeologiche più estese e ben conservate della Sardegna, composto da circa cento capanne disposte in isolati con spazi comuni: completano l’unicità del sito i due templi rettangolari a megaron, racchiusi da recinti sacri.

Dorgali, villaggio nuragico Serra Orrios – Fonte www.enjoydorgali.it

Altra veduta del villaggio nuragico di Serra Orrios – Fonte www.enjoydorgali.it

Interessante è anche il complesso nuragico custodito all’interno di una dolina carsica, sul monte Tiscali, da cui il sito prende il nome: qui si conservano nuclei di capanne circolari, o a pianta ovale, ed altre più piccole a forma rettangolare o quadrata, impiegate probabilmente come ricoveri per animali e depositi di scorte. Per una carrellata sulle civiltà che popolarono questi luoghi potete, invece, recarvi al museo Archeologico che conserva una generosa raccolta di reperti, dal III millennio a. C. sino all’epoca medievale. Se, invece, siete incuriositi dalla tradizione artigiana dorgalese, il museo civico Salvatore Fancello potrebbe fare al caso vostro: una raccolta museale legata a questo importante artista locale, vissuto nella prima del ’900, che si affermò per il suo grande talento nella lavorazione della creta e nel disegno.

Dorgali, complesso nuragico Tiscali – Fonte www.enjoydorgali.it

NATURA. La natura che circonda Dorgali regala paesaggi mozzafiato che davvero non si possono contare. Il monte Bardia, guardiano del paese, è un complesso di rocce basaltiche, calcaree e granitiche che conserva la tipica flora isolana ed è casa di una ricca fauna, tra cui mufloni, cinghiali, ma anche aquile, falchi e pernici. Di tutti gli incanti della natura dorgalese, oltre alle spiagge incontaminate e alle già menzionate grotte del Bue Marino, una meta che vi lascerà senza fiato è senz’altro la grotta Ispinigoli, nel monte S’Ospile, caratterizzata da una colonna di circa 40 metri, formata dall’unione di una stalattite e una stalagmite: una lunga discesa sotterranea vi condurrà fino al misterioso “Abisso delle vergini”, in cui furono rinvenuti numerosi scheletri di giovani donne e ornamenti di epoca fenicia.

Dorgali, grotta Ispinigoli – Fonte www.enjoydorgali.it

Altre aree degne di nota sono il tavolato basaltico del Gollei, un monumento naturale al confine con Oliena, e gli affascinanti canyon costieri di Codula Fuili, formati dall’erosione dei torrenti. Se, invece, siete interessati a un viaggio nelle profondità del mare, ma desiderate restare asciutti, l’Acquario di Cala Gonone è certamente una risposta più che esaustiva e vi farà conoscere i segreti del mondo sommerso.

Dorgali, tavolato basaltico del Gollei – Fonte wikimapia

CUCINA E ARTIGIANATO. Dorgali incanta anche a tavola, un mix tra tradizione e modernità nel rispetto dello spirito barbaricino: oltre al pane “carasau”, i formaggi, il vino cannonau DOC e l’olio d’oliva sono i protagonisti per eccellenza. Potete assaporare le prelibatezze della cucina dorgalese, tra cui lo squisito “pane frattau”, nei cuili, i vecchi rifugi dei pastori, che ancora si trovano nelle foreste di Suttaterra e Ghivine del SupramonteDorgali, però, è anche la perla dell’artigianato e nel centro abitato le pregiate botteghe abbondano: i manufatti di cuoio e di legno, le raffinate ceramiche, i preziosi gioielli in filigrana e i pregiati tappeti sono tra i prodotti più apprezzati.

Dorgali, artigianato tipico – Fonte www.sardegnaturismo.it

Insomma, Dorgali è proprio un incanto a 360 gradi, abbracciate la terra e il mare di questo paese durante l’appuntamento di Autunno in Barbagia. Qui, il programma completo.

Exit mobile version