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Auguri a Daniel Fonseca l’attaccante uruguayano che tradì l’amore rossoblù

Oggi 13 settembre ricordiamo il 48° compleanno di Daniel Fonseca. Il giovane Daniel inizia la sua carriera nel 1988 nel Nacional di Montevideo. Nei tricolores vince due campionati uruguagi, ponendosi così prepotentemente in luce ed entrando nel giro della nazionale. Tabarez, allenatore della celeste, lo convoca per i mondiali di Italia 90. Nel girone eliminatorio la situazione si fa critica per i sudamericani. Un pareggio all’esordio ed una netta sconfitta contro il Belgio di Scifo nella seconda gara, ne mettono a rischio la qualificazione. Il terzo incontro li vede opposti alla Corea del Sud, ma gli asiatici non hanno alcuna intenzione di lasciare campo libero ai due volte campioni del mondo. La gara si concluderà con uno striminzito 1 a 0. La rete la segna proprio il giovane Daniel Fonseca, l’Uruguay passa così agli ottavi di finale, ma qui incontra l’Italia, che sulle note di “Un’estate Italiana”, marcia inesorabile verso la presunta vittoria della competizione. Schillaci in attacco e Zenga con la porta inviolata per quasi tutto il mondiale pongono una pietra tombale sul prosieguo dell’Uruguay in quell’edizione del mondiale.

Eppure Daniel Fonseca ha saputo attirare l’attenzione dei clubs europei. Il Cagliari degli Orrù riesce a portarlo in Sardegna al pari di Herrera e del famosissimo Enzo Francescoli. I tifosi rossoblù sognano con la prospettiva delle magiche giocate di el principe e le reti di Fonseca. Il ventunenne di Montevideo fatica come tutta la squadra durante la prima parte della stagione.

Nella gara, vinta dal Cagliari a Napoli, il suo gran tiro finisce in rete, ma solo dopo la deviazione di Corradini. Il 30 dicembre del 1990 segna, ma è ancora autorete (decisiva per la vittoria 1-0 sul Genoa), un suo cross dalla destra rimbalza su una zolla d’erba ed inganna il portiere Braglia che non può evitare l’autogoal. Segna la sua prima rete nella sfortunata gara persa contro il Bari (4-1) il 20 gennaio 1991, da quel momento il Cagliari e lo stesso Fonseca si risvegliano ed in un crescendo fino a fine stagione, giunge la salvezza e 8 reti. Da ricordare la sua doppietta alla Sampdoria, che poi si laurea Campione d’Italia, all’88’ di quella gara, Fonseca, dopo la prima rete, sigla il 2 a 2 definitivo con una meravigliosa rovesciata di sinistro, su cross di Pulga.

Nella seconda stagione realizza 9 reti. Durante l’estate del 1992, nonostante tutte le rassicurazioni, passa al Napoli per la cifra di 15 miliardi di lire. Da questo momento diverrà inviso alla parte più calda della tifoseria rossoblù. In occasione di un Cagliari Napoli, Fonseca viene costantemente fischiato, nonostante tutto realizza due reti, ma si rende protagonista di un azione volgare con pochi precedenti. Nell’esultare si rivolge alla curva nord un un evidente gestaccio con la mano destra seguito dal gesto dell’ombrello. Inutile dire che l’episodio lo “bollerà” come nemico del Cagliari e soprattutto dei suoi supporters. A Napoli segna anche 5 reti (record) nella gara vinta per 5 a 1 a Valencia, poi passa alla Roma dove rimane per 3 stagioni. Nell’estate del 1997 si trasferisce alla Juventus alla corte di Marcello Lippi.

A causa dei vari infortuni e il poco spazio avuto a causa dei numerosi attaccanti a disposizione del mister bianconero, Fonseca decide di ritornare in Sud America nel 2001. Dopo la brevissima esperienza al River Plate, ritorna al suo primo amore, il Nacional di Montevideo, ma anche qui gioca poco, pur vincendo un titolo nazionale. Nell’estate del 2002 ritorna in Italia, in Serie A col Como, ma avendo disputato appena due gare decide di ritirarsi definitivamente all’età di 34 anni. Terminata la carriera da calciatore intraprende quella da procuratore di calciatori. Tra i suoi calciatori figura Luis Suarez attualmente al Barcellona, ma fermo per l’ennesimo infortunio al ginocchio. Auguri a Daniel Fonseca.

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