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Aru e Astana, addio al veleno: ‘Se vogliono che salga in ammiraglia basta che lo dicano’

Volano gli stracci tra Fabio Aru e l’Astana. Il campione di Villacidro si sente tradito dal team e non riesce più a nasconderlo. La goccia che ha fatto traboccare un vaso già colmo è arrivata a Villadiego, dove sulla bici del Cavaliere dei Quattro Mori è stata montata una corona sbagliata. La maglia Tricolore è andata su tutte le furie per un errore così grossolano, per lo più in una tappa della Vuelta fra le più dure, con salite di quelle che fanno paura. Una volta sostituita la bici con una di riserva, Aru ha affrontato la tappa chiudendo però con un ritardo superiore ai due minuti, precipitando in nona posizione.

L’episodio alla partenza della frazione di ieri è stato l’ultimo di una serie di “incomprensioni” fra il campione italiano e il suo team, così Aru ha sbottato, e senza mezzi termini ha dichiarato, secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport: «avrei voluto chiudere bene ma se vogliono che salga in ammiraglia basta che me lo dicano». Una rottura ormai insanabile, che avvicina il campione di Villacidro alla UAE Emirates di Beppe Saronni, mentre i rapporti con Alexandre Vinokourov sono ai minimi storici.

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