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Ragno violino, gli scienziati: ‘Molti elementi portano a escludere il morso del ragno come causa della morte di Stara’

Ragno Violino - Foto di Associazione italiana di Aracnofilia

Ragno Violino - Foto di Associazione italiana di Aracnofilia

A seguito delle notizie riguardanti la morte del Signor Massimo Stara e delle numerose mail ricevute da preoccupati cittadini, L’associazione italiana di Aracnofilia – ha pubblicato una nota per cercare di fare chiarezza sul ragno violino, l’esemplare che, stando alle cronache, ha morso il cagliaritano di 45 anni Massimo Stara qualche giorno prima della sua morte.

Questa la nota integrale:

Negli articoli diffusi in queste ore si fa riferimento ad un morso di Loxosceles rufescens, (il famigerato “ragno violino”) come causa del decesso dell’uomo. Questa specie, diffusissima su tutto il territorio nazionale e presente nelle abitazioni, ha un veleno citotossico che solitamente causa un eritema, anche ampio, nella zona colpita. Raramente si hanno lesioni necrotiche, di dimensioni modeste e localizzate, che in casi particolari possono necessitare di attenzioni mediche significative e durature. 

Questa sintomatologia però non è specifica del morso di Loxosceles in quanto necrosi simili si possono presentare in casi di punture di altri artropodi o a seguito di infezioni batteriche cutanee. Ciò rende impossibile stabilire a posteriori la causa di tali lesioni e molto spesso casi riportati come morsi di ragno violino si rivelano in realtà causati da altri fattori. Nonostante la sua ampia diffusione infine, stiamo parlando di un ragno estremamente schivo e assai poco aggressivo, tanto che i casi di morso accertato in Italia si contano in poche unità all’anno. In nessuno di questi il paziente ha rischiato di perdere la vita.

Dalle informazioni divulgate sulla morte del signor Stara ci sono molti elementi che porterebbero ad escludere il morso di ragno violino come causa del decesso dell’uomo: le tempistiche e la vasta sintomatologia ad esempio non sono compatibili, inoltre le ultime notizie arrivate dall’ospedale Santissima Trinità e le dichiarazioni dei familiari, a cui porgiamo le nostre condoglianze, sembrano appoggiare questa infondatezza.

Possiamo quindi affermare che ancora una volta viene utilizzata l’atavica fobia nei confronti dei ragni per confezionare titoli accattivanti in grado di attirare qualche click in più, diffondendo disinformazione e creando infondate paure nei lettori, dimostrando nel contempo una mancanza di rispetto e discrezione che sarebbe quanto mai opportuna nei confronti di una persona prematuramente deceduta.

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