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Bando alle ciance. Sardegna Ricerche aiuta le nuove start up isolane: una pioggia di euro per la crescita delle micro e piccole imprese innovative

startup in arrivo dalla regione 5 milioni di euro

Avete creato di recente una micro o piccola impresa innovativa, una start up made in Sardinia, ma non siete ancora soddisfatti? L’idea di valorizzarla è un problema che vi tormenta da tempo? Ammettetelo: avete perfino pensato a un apposito piano di sviluppo per potenziarla, ma non trovate i fondi per realizzarlo? Bene, amanti del mondo delle start-up, non disperate e prestate attenzione, perché è l’ente Sardegna Ricerche a correre in vostro aiuto, con la nuova edizione del bandoProgramma di aiuti alle nuove imprese innovative”. Un’arma in più per le nuove realtà innovative isolane, volta a supportarle nella realizzazione del proprio Piano di sviluppo aziendale, da realizzarsi entro i confini della Regione Sardegna. Prendete nota perché sul piatto ci sono ben 2,5 milioni di euro.

Il bando – in attuazione al programma “Por Fesr 2014-2020” – mira a sostenere lo sviluppo economico del territorio regionale, la diffusione di nuova imprenditorialità e la valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata, supportando, attraverso sovvenzioni a fondo perduto, tutte quelle micro e piccole imprese innovative, in prima fase di sviluppo, che intendono intercettare e presidiare nuovi mercati, proponendo prodotti, servizi e sistemi di produzione innovativi.

Possono attingere dal ricco piatto preparato da Sardegna Ricerche, le micro e piccole imprese sarde di recente costituzione, che si configurano come società di capitali non quotate, che si affermano come innovative, e che operano nei settori rientranti nelle aree di specializzazione della Smart Specialization Strategy (S3) della Regione Sardegna, ovvero ICT, turismo, beni culturali e ambientali, energia, agrifood, biomedicina, aerospazio e bioeconomia. Rimangono, invece, esclusi i settori e le attività indicate dall’art. 3 del Regolamento (UE) 1301/2013.

Il bando in questione rappresenta, quindi, una ghiotta occasione per quelle imprese che sono interessate a realizzare un nuovo Piano di sviluppo aziendale (PSA) nel territorio dell’Isola, incentrato sulla valorizzazione di un prodotto, di un servizio o di un modello di business originale. Essenziale per la partecipazione è, perciò, la presentazione del suddetto Piano di sviluppo aziendale, il cui valore dovrà essere compreso tra un minimo di 100mila euro e un massimo di 700mila euro: l’intensità dell’aiuto, in forma di sovvenzione a fondo perduto, potrà variare da un minimo del 45 percento fino a un massimo del 75 percento.
La vostra micro o piccola impresa innovativa, pertanto, potrà beneficiare del bando solo se, al momento della presentazione della domanda, vanterà i seguenti requisiti: non deve essere stata costituita a seguito di una fusione e non deve essere una società collegata; deve aver già depositato almeno un bilancio che copra un intero esercizio e non deve essere iscritta al registro delle imprese da più di 5 anni; deve avere un fatturato annuo superiore al 10 percento del valore del PSA proposto o, in alternativa, deve avere già assunto almeno 2 dipendenti, di cui uno diverso dai soci con cariche sociali. Essa, infine, deve rispettare gli ulteriori requisiti prescritti dall’art. 4. delle disposizioni attuative del bando, tra cui quello di avere una sede operativa stabile, ubicata nel territorio della Regione Sardegna, dove saranno realizzate le attività per le quali è richiesto il contributo.

La sovvenzione, badate bene, mira a ricoprire i costi sostenuti dall’impresa nella realizzazione del Piano di sviluppo aziendale. Sono ammesse, pertanto, le seguenti spese: spese per il personale impegnato nella realizzazione del PSA (personale già in forza e di nuova acquisizione); spese per l’acquisto di attivi materiali riguardanti impianti, macchinari e nuove attrezzature; spese di leasing, affitto e noleggio di impianti, macchinari, laboratori e attrezzature, funzionali alle attività del PSA; spese per l’acquisizione di consulenze specifiche; spese di attivi immateriali per programmi informatici acquisiti; spese per materiale pubblicitario, attività promozionali, partecipazione a fiere ed eventi. Sono ammessi, inoltre, i costi indiretti, tra cui le spese di gestione e funzionamento supplementari, connesse alla realizzazione del PSA.

Fate attenzione, però, perché potete avanzare solo una domanda, da compilare e presentare esclusivamente per via telematica, attraverso il sistema informatico della Regione Sardegna, il SIPES (Sistema informativo per la gestione del processo di erogazione e Sostegno), disponibile al seguente indirizzo, http://bandi.regione.sardegna.it/sipes/login.xhtm.

Se avete dei dubbi, o siete preoccupati sulle modalità di partecipazione e di presentazione della domanda, non disperate, perché lo Sportello Startup di Sardegna Ricerche offre un servizio di informazione e assistenza e potete contattarlo attraverso i seguenti canali: telefonicamente, al numero 07092431; tramite l’indirizzo di posta elettronica pst@sardegnaricerche.it; personalmente, attraverso un incontro individuale presso le sedi di Sardegna Ricerche.

Se vi siete convinti, occhio alle date: per gustare il ricco piatto offerto da Sardegna Ricerche avrete tempo dalle ore 12.00 del 18 settembre sino alle 12.oo del 31 ottobre 2017.

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