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Crisi delle campagne e impegni disattesi, Coldiretti di nuovo in piazza contro la Regione

«Disattesi dalla Regione tutti gli impegni. Il 5 settembre manifestazione in piazza di tutta l’agricoltura sarda». Coldiretti dichiara guerra ai vertici regionali, colpevoli  a giudizio dell’associazione di categoria di non dare risposte concrete al mondo delle campagne.

«Non c’è nessun accenno – tuonano i vertici di Coldiretti -ad interventi sugli altri settori dell’agricoltura sarda colpiti e danneggiati da una siccità senza precedenti, dal bovino da carne e da latte, alla viticoltura, al comparto apistico, alla olivicoltura, alla serricoltura, al comparto ortofrutticolo».  Tra le altre motivazioni che hanno indotto l’associazione a mobilitare la piazza anche gli impegni sui pagamenti dei premi comunitari che,  dopo le rassicurazioni e le garanzie  avevano portato Coldiretti Sardegna a sospendere a fine luglio la manifestazione al porto di Olbia.

«Oggi – proseguono – ci vediamo costretti a riprendere la mobilitazione, annunciando una grandissima manifestazione di tutta l’agricoltura sarda per il

5 settembre prossimo. Questa volta, dopo le promesse ricevute, sia dalle organizzazioni professionali il 28 luglio e sia dai pastori il 2 agosto, e non mantenute non sarà una manifestazione pacifica. Sarà una manifestazione ultimativa, per forza di cosa risolutiva. Non crediamo e non vogliamo più proclami di piazza del presidente Pigliaru e dei politici che hanno promesso e non mantenuto interventi immediati, di cui però ancora non si vede neanche una lontana base di intervento politico attraverso norme. Avevamo chiesto il rispetto di un cronoprogramma per garantire denari urgenti entro ottobre e ancora oggi nulla si vede in campo. L’emergenza è oggi». 

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