Un post su Facebook di Marco Pitzalis Piano ricondiviso da tantissime persone mostra la reale condizione di animali e vegetazione nella Sardegna dell’interno a causa della siccità. C’è chi si offende per una scatoletta di tonno nascosta nella sabbia, mentre i reali problemi della Sardegna non sono davanti agli occhi di tutti. Ecco il post integrale, ripubblicato da sindaci e dal presidente dell’Anci (Associazione nazionale dei comuni italiani) Sardegna, Emiliano Deiana.
“Questa non è una scatoletta di tonno.
Ho scattato questa foto sul Supramonte di Orgosolo questa mattina. Mandrie di animali denutriti. Cavalli e vacche, persino le capre e i maiali, sull’altopiano secco, sono ossuti e macilenti. Molti di questi animali non arriveranno a ferragosto. Non è difficile trovare carcasse lungo le strade di montagna. Nel frattempo, i boschi abbandonati sono devastati dall’ultima nevicata e dall’inverno scorso alberi spezzati, rovesciati e oramai secchi sono materiale combustibile che attende una scintilla. Chi gestisce questo patrimonio boschivo? Come si può ridurre così la Sardegna? Dove sono i giornalisti pronti a incendiare la polemica per un gattino bagnato? Dove sono i politici sardi? Dove sono i tecnici? Dove sono i funzionari delle agenzie regionali? Dov’è l’assessore all’agricoltura? Questa è la situazione oggi in Sardegna. Desertificazione. Questi animali prossimi alla morte per stenti nell’indifferenza dei cittadini ora accalcati nelle spiagge, ci dicono qual è la qualità della nostra politica, della nostra società, del nostro giornalismo, dei nostri cittadini pronti a scandalizzarsi per sciocchezze e ciechi di fronte alla morte alle loro porte. Le cause sono tante. Non c’è solo la siccità. C’è soprattutto l’assenza di un progetto condiviso con le comunità rurali”.