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Operazione antidroga nel Sarrabus, perquisizioni e sei arresti

Maxi operazione antidroga tra Sarrabus e Ogliastra. Il blitz  è scattato alle prime luci dell’alba , nelle province di Cagliari e Nuoro, ad opera dei carabinieri della Compagnia di San Vito, con l’ausilio dei  loro colleghi delle Compagnie di Jerzu e Lanusei , dell’11° N.E.C. di Elmas e dello Squadrone Eliportato “Cacciatori” di Sardegna (con unità cinofila  al seguito) che stanno eseguendo sei ordinanze di custodia cautelare in carcere e in regime di detenzione domiciliare, emesse dal G.I.P. del Tribunale di Cagliari.

I 70 militari impegnati nell’operazione stanno procedendo  a perquisizioni personali e locali, per i reati di rapina aggravata in concorso e detenzione ai fini di spaccio in concorso di sostanze stupefacenti.

Un’immagine dell’operazione antidroga

L’operazione arriva alla conclusione di una non facile attività di indagine della compagnia di San Vito, che ha individuato i responsabili, tra le altre cose, di una brutta rapina a mano armata.  Sono finiti in carcere Simone Pisu (28 anni di Muravera), Fabio Monni (27, di Arzana) e Mattia Di Fede (27, commerciante di Bari Sardo). Su di loro pende l’accusa di spaccio (anche a minorenni, nelle vicinanze di scuole), attività portata avanti da marzo ad agosto 2015 tra San Vito, Muravera, Villaputzu, Arzana, Bari Sardo e Tortolì.

In carcere, su disposizione del Gip di Cagliari è finito anche Erminio Cortese (41, di Muravera) per spaccio. Agli arresti domiciliari, sempre per droga, Mattia Casula (23 di Villaputzu) e Virgilio Leoni (27, di Lanusei), per spaccio in concorso di modiche quantità di stupefacenti quali cocaina, hashish  e marijuana nei centri abitati di San Vito, Muravera e Villaputzu, da marzo ad agosto 2015.
Monni e Di Fede sono stati deferiti in stato di libertà per aver tentato di estorcere la somma di euro 12.000 ad un soggetto non meglio identificato a Barisardo, quale corrispettivo per la cessione di sostanze stupefacenti. Monni, Di Fede e Pisu sono accusati di essersi appropriati, dall’interno dell’esercizio commerciale Eurospin di San Vito, dove lavoravano, di un monile in oro che, successivamente, hanno portato ad un Compro Oro della zona. Di Fede è stato tratto in arresto in flagranza di reato per porto abusivo di armi da fuoco con matricola abrasa e detenzione abusiva di munizioni in luogo pubblico.

Sono state eseguite perquisizioni personali e locali che hanno consentito di rinvenire, tra le altre cose, agende e rubriche telefoniche per l’attività di spaccio, bossoli, cartucce e pallini a uso venatorio, un manichino utilizzato per esercitarsi, banconote di vario taglio e armi da fuoco.  Tutto il materiale rinvenuto è stato sequestrato. Gli arrestati sono stati accompagnati presso le case circondariali di Uta, Lanusei e trasferiti in regime di detenzione domiciliare presso le rispettive abitazioni di residenza.

 

 

 

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