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Assemini, vignetta sessista contro un’assessora. La Giunta: “Questa non è ironia ma becero maschilismo”

vignetta sessista assemini wurstel

Una vignetta che definire di cattivo gusto è riduttivo, quella pubblicata da una pagina Facebook di Assemini che negli intenti si definisce “satirica”. L’assessora all’Educazione allo sport, alla Cultura e agli Affari Generali del Comune di Assemini Jessica Mostallino è stata ritratta in una delle vignette create per sponsorizzare e promuovere la sagra dei wurstel tedeschi che si terrà domani nel comune dell’hinterland, con l’evidente fine di denigrarla. L’immagine, che abbiamo oscurato per preservare la dignità dell’assessora Mostallino e che si commenta da sola, ha scatenato l’ira della Giunta comunale e del sindaco pentastellato Mario Puddu.

«Un’immagine che lascia pochi spazi a dubbi e incertezze in chi la osserva, soprattutto sull’ambiguità del messaggio – fanno sapere in una nota i membri della Giunta comunale -. Comix Assemini crede di usare un’ironia che non può essere certo definita tale, e proviene da chi pensa di far politica dileggiando nel personale chi occupa posizioni Istituzionali. E quel che più fa riflettere è che si utilizzi l’arma dell’anonimato, nascondendosi dietro il muretto a secco dei falsi nomi o dietro sigle ambigue. Stupisce, infine, che quando è stata attaccata la presidente della Camera Laura Boldrini certi esponenti regionali e locali si siano esposti e dichiarati scandalizzati di questo volgare modo di far ironia. Ora che viene attaccata un’esponente del Movimento 5 Stelle tutti gli altri si voltano dall’altra parte. All’attacco gratuito e personale, e non politico, ci siamo abituati da quattro anni ad oggi. Ma la misura è colma. Abbiamo adeguata capacità di autocritica e di analisi, per saper ridere di noi stessi. Ma qui tutto si rappresenta fuorché la voglia di far ridere. Se un certo tipo di politica vuol far passi avanti, si esponga, altrimenti sarà connivente. L’Assessora Mostallino è stata offesa come donna e come rappresentante delle Istituzioni, e questo non può e non dovrà essere il modo per criticare l’operato di un’Amministrazione. Nessuna discussione sulla libertà di satira, ma questa non può essere una patente per esprimere qualsiasi volgarità e sfogare dietro l’anonimato la rabbia e le frustrazioni per un risultato elettorale che non è stato gradito. La stessa Giunta Comunale, con il Sindaco Mario Puddu in prima persona, ogni qualvolta una donna è stata offesa si è espressa in sua difesa, senza indugi, non badando al colore politico ma mettendo al primo posto il rispetto umano. Basti pensare all’ultimo caso di Carla Medau, Sindaca di Pula».

 

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