Una storia di violenza sulle donne, ancora tristemente troppo comune, ha trovato il suo epilogo con una sentenza di condanna a sette anni di carcere ai danni di un operaio di Sinnai. Il teatro degli orrori è stato un appartamento di Sestu, paese originario della donna, dove la coppia si era trasferita con i figli.
Per anni l’uomo, quarantaseienne, avrebbe dato sfogo ai suoi istinti più violenti e bestiali, sottoponendo la moglie a botte, schiaffi, percosse. Ad aggravare ulteriormente il triste copione di violenza, i rapporti sessuali ai quali la donna era costretta dal marito, sotto la minaccia di farla a pezzi qualora non si fosse piegata alle sue richieste.
La sentenza di condanna è stata pronunciata dalla sezione penale del Tribunale di Cagliari presieduta dal giudice Mario Costantino Poddighe, accogliendo le tesi di accusa presentate dal pubblico ministero Maria Virginia Poddi. L’indagine si era conclusa nel 2013, a seguito delle denunce della donna. L’imputato, difeso dall’avvocato Giuseppe Andreozzi, ha però sempre respinto le accuse.