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Dr. Drer & Crc Posse, grande successo per “Cabudanni”, il nuovo cd della storica band cagliaritana

Dr. Drer & Crc Posse, storica band cagliaritana nonché una delle più longeve nel panorama delle posse italiane e sarde, festeggia quest’anno i 25 anni di attività. E lo fa con il nuovo cd “Cabudanni“, un mix di sonorità che racchiudono storie di lotta e amore, partendo dalla propria terra per poi parlare di tutto il mondo.

Undici tracce, ognuna delle quali affronta temi differenti: l’identità culturale della propria terra natìa, la speculazione energetica, il gioco popolare della murra , la questione palestinese, la battaglia del comitato No Eleonora, il mutetu, la battaglia contro l’occupazione militare della Sardegna, la vertenza entrate, la strage di Itri nel 1911, i piani di rinascita e la continuità delle politiche economiche odierne.

Dopo 5 album, vari riconoscimenti internazionali ed oltre un milione di ascolti via web delle proprie canzoni, la band anche stavolta non delude i propri fan. «Il riscontro, anche stavolta, è molto buono – afferma Michele Atzori “Su Dotori”, il rapper della band – È un disco più suonato rispetto ai precedenti, maggiori arrangiamenti e più complessi, musicalmente diverso. Un po’ ha sorpreso chi ci seguiva da prima. Abbiamo fatto alcuni palchi in città e in altri centri e la reazione sembra positiva, ma attendiamo di fare un po’ di serate in giro d’estate. È pur sempre una musica molto diretta ma in alcuni casi va ascoltata più volte per comprenderla al meglio».

Tutte, o quasi, le tracce di “Cabudanni” vengono trasmesse da diverse radio di quindici paesi di tre continenti. «Ci fa molto piacere che ci ascoltino a 10mila chilometri di distanza, laddove magari è impossibile che tutto venga compreso, al di là della lingua, mancando la conoscenza dei contesti socio-economici della nostra terra – continua Michele Atzori, che si dice però amareggiato dal fatto che le radio cagliaritane non hanno colto l’invito a trasmetterle – È un atteggiamento a noi ben conosciuto che più uomini e donne di cultura hanno definito come ‘colonizzazione culturale’, per la quale ciò che arriva dalla nostra terra non ha pari dignità con ciò che arriva da fuori. Questo succede non solo con noi ma più o meno con tutte le produzioni indipendenti sarde, nonostante l’indice di gradimento che queste hanno sempre avuto sia in Sardegna che all’estero. Le radio che ci mandano in onda appartengono ad altri paesi dell’Isola».

La Dr. Drer & Crc Posse ha in programma diversi live in alcuni paesi europei, ma di questo si saprà prossimamente.  Per ascoltare le tracce, cliccare qui.  Per maggiori informazioni si può visitare il sito internet ufficiale o la pagina Facebook.

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