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Tour de France: da domani Aru alla prova delle montagne. Oggi tappa a Demare

I primi quattro giorni di gara al Tour de France sono trascorsi senza grossi scossoni, a parte la crono nella giornata inaugurale durante la quale Fabio Aru è rimasto aggrappato alla classifica generale limitando i danni. I quaranta secondi dal favorito Chris Froome non sembrano ancora un divario incolmabile, e la tappa di domani sarà la prima occasione per avvicinare la testa della classifica.

La frazione di oggi non presentava grosse difficoltà. Una tappa di 207 chilometri da Mondorf les Bains in Lussemburgo fino alla cittadina francese di Vittel che, come da pronostico, è stata terra di conquista per velocisti. L’unica insidia per il campione dell’Astana poteva arrivare soltanto dal rischio cadute, ma Aru si è mantenuto sempre nella testa del gruppo in posizione di sicurezza. Scampato il pericolo, lo sguardo del villacidrese campione italiano punta dritto alla tappa di domani, quando si arriverà in quota oltre i mille metri. Si tratterà del primo arrivo in salita della Grande Boucle e il primo vero test per Aru, che promette battaglia in una giornata che dovrebbe sconvolgere l’attuale classifica generale. Previsti 160 chilometri fra Vittel e La Planche des Belles e difficoltà importanti, con pendenze che toccheranno punte del 20 per cento nella parte finale.

Il vincitore della tappa di oggi Demare

Dopo una fuga solitaria di 185 chilometri del belga Guillaume Van Keirsbulk (Groupe Gobert), lo sprint di oggi è andato invece al francese Arnaud Demare (FDJ), che ha preceduto sul traguardo lo slovacco Sagan (Bora-Hansgrohe). Terzo posto per Alexander Kristoff (Katusha Alpecin) Fuori dal  podio André Greipel (Lotto Soudal) quarto e Nacer Bouhanni (Cofidis) quinto. Aru si è limitato a controllare a distanza e ha finito ventisettesimo a 53″ con gli altri big di classifica.

La maglia gialla Geraint Thomas

Ma nell’ultimo chilometro, i tifosi del villacidrese hanno avuto un sussulto. Due le cadute, la prima delle quali ha coinvolto la stessa maglia gialla Geraint Thomas, mentre nel rettilineo finale sono finiti contro le barriere altri corridori fra cui uno dei favoriti di giornata, Mark Cavendish della Dimension Data che cercava di passare Sagan.

Il finale convulso ha convinto la giuria a riesaminare le immagini e non sono escluse penalità per i responsabili della caduta. Sotto la lente di ingrandimento il comportamento di Peter Sagan.

Assegnati gli abbuoni per i piazzamenti, la classifica generale vede in maglia gialla ancora Geraint Thomas del Team Sky, seguito dal campione del mondo Peter Sagan (Bora-Hansgrohe)  a 7″ e dal compagno di squadra Sky Chris Froome a 12″. Quarto posto per l’australiano Michael Matthews (Team Sunweb) con lo stesso ritardo dalla maglia gialla, quindi Edvald Boasson della Dimension Data a 16″. Aru rimane staccato a 52″ dalla vetta in , ma c’è da giurare che domani i distacchi cambieranno sensibilmente.

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