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Legge regionale in difesa degli usi civici, il Grig canta vittoria

Una nuova legge regionale, non ancora pubblicata sul Buras , a tutela di quello straordinario patrimonio collettivo che è rappresentato delle terre civiche.  Il Gruppo d’Intervento Giuridico, che da tempo si batte contro le iniziative tese a privatizzare le terre pubbliche, esprime forte soddisfazione per l’approvazione da parte del Consiglio regionale della Sardegna delle norme in materia di usi civici  contenute nella recentissima legge del 27 giugno.

Sono state, infatti, sostanzialmente accolti i contenuti della proposta, pubblicizzata nei mesi scorsi dal Grig e oggetto di discussione nel corso dell’incontro che si è  tenuto lo scorso 10 aprile con il presidente della Regione Francesco Pigliaru e i suoi collaboratori in occasione della consegna della petizione promossa dagli ambientalisti guidati da Stefano Deliperi e sostenuta da 1.176 sottoscrittori.

“La recentissima legge regionale – si legge in una nota del Grig –  prevede interventi esclusivamente finalizzati a ripristino e bonifiche ambientali nei demani civici in assenza di titolo per l’occupazione dei terreni, come in varie aree minerarie del Sulcis. Viene introdotta la valutazione paesaggistica congiunta con il Ministero per i beni e attività culturali attraverso l’istituto della copianificazione nei casi di permuta e alienazione di terreni a uso civico, viene resa permanente la possibilità del trasferimento dei diritti di uso civico in caso di reali benefici per la collettività locale titolare dei diritti . Inoltre, finalmente, l’ipotesi di sdemanializzazione di terreni a uso civico che abbiano perso irreversibilmente le loro caratteristiche morfologiche viene vincolata al trasferimento dei diritti di uso civico in terreni di valore ambientale messi a disposizione da parte del Comune interessato e dalla Regione così da non impoverire ambiente e patrimonio delle comunità locali nei casi di trasformazioni irreversibili di terreni a uso civico.  Anche nei casi di sdemanializzazione e trasferimento dei diritti di uso civico la valutazione congiunta del valore paesaggistico è attuata attraverso l’istituto della copianificazione, mentre vengono previste procedure per la regolarizzazione degli atti di alienazione eventualmente intervenuti”.

Per il Grig, si tratta di un primo importantissimo passo verso la legalità e la corretta gestione di diritti collettivi e di un patrimonio che interessa 4-500 mila ettari di coste, boschi, pascoli, terreni agricoli e quasi tutti i territori comunali dell’Isola. Il prossimo obbiettivo è quello dell’accertamento e del recupero delle terre pubbliche occupate da chi non ha titolo per farlo.

“Per completare il quadro della buona gestione delle terre collettive sarde ora – si legge nella nota – è necessaria la promulgazione di un provvedimento per l’accertamento e il recupero, oggetto anche di un procedimento aperto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari. Con la recentissima legge regionale, speriamo che davvero si apra definitivamente un futuro positivo per i demani civici”.

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