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Niente acqua potabile né guardia medica: la triste realtà di Flumini. Presentate oggi 4 petizioni al Comune di Quartu

Settemila persone senza acqua potabile, diciottomila abitanti senza una guardia medica, vie impercorribili, buie, mal collegate e nessuna presenza stabile dei Carabinieri nella zona. Non stiamo parlando di Terzo Mondo, o meglio, non di quello che comunemente viene inteso come tale, ma di Flumini e delle zone limitrofe.

L’aula consiliare del Comune di Quartu, dove sono state presentate le petizioni

Flumini fa parte del Comune di Quartu, e i suoi abitanti, stufi di essere considerati cittadini di serie B, hanno consegnato questa mattina circa un migliaio di firme per chiedere al sindaco Delunas e alla sua Giunta di intervenire per porre fine ad una situazione di disagio che, se possibile, d’estate è ancora più sentita a seguito dell’aumento della popolazione causa turisti. Le petizioni sono state presentate questa mattina dal Movimento Cittadini per Flumini, con la collaborazione di associazioni, comitati, movimenti civici:«Pur consapevoli che i disservizi che attanagliano l’agro e il litorale di Flumini non sono attribuibili a questa Amministrazione, è proprio su di essa che dobbiamo puntare il dito affinché si cominci a cambiare rotta» spiega la nota stampa che accompagna l’iniziativa.

Si chiede al sindaco di Quartu Delunas e alla Giunta di intervenire con la sua autorevolezza chiedendo il coinvolgimento di Abbanoa, per l’allaccio dell’acqua potabile (in particolare nella zona dell’agro dietro Flumini) e della rete fognaria nelle località di S’ecca e S’arrideli e Is ammostus, per le quali si chiede anche un collegamento di trasporto pubblico. La richiesta dei cittadini di Flumini chiama in causa anche l’intervento di ASL e Regione Sardegna per assegnare un presidio di guardia medica fisso. Attualmente, un abitante di Flumini è costretto, in caso di necessità, ad arrivare direttamente a Quartu, dalle parti di viale Marconi, o addirittura recarsi a Solanas. Venti minuti circa di macchina, che nella malaugurata ipotesi che l’emergenza capitasse nell’orario di rientro dalle spiagge, potrebbero aumentare e di tanto. Le petizioni presentata oggi non è purtroppo la prima richiesta d’intervento in questi anni; già in passato l’Amministrazione era stata sollecitata per porre fine a questa situazione da Terzo Mondo.

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