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La Dinamo Sassari sta per chiudere la rosa: presi l’ala Dyshawn Pierre e il centro Darko Planinic. Intanto è stata presentata la Cagliari Dinamo Academy

Dyshawn Pierre dinamo sassari

Dyshawn Pierre

La Dinamo Sassari continua a lavorare a vele spiegate verso la stagione 2017/2018. A differenza delle altre formazioni di A1, la formazione diretta da Stefano Sardara e Federico Pasquini ha quasi completato il proprio roster con una velocità pari alla stagione dello scudetto.

Ed è proprio lo scudetto, assieme alle final four di Champions League, l’obiettivo principale dei due dirigenti dopo due annate sotto tono. Intanto a Cagliari la regia di Sardara porta alla nascita della Cagliari Dinamo Academy diretta da Giovanni Zucca, presidente dell’Esperia, e avvallata dal beneplacito della Fip sarda. Il 14 luglio l’ufficialità dalla federazione nazionale mentre in settimana ci sarà la firma dal notaio: i diritti sportivi di Ferentino voleranno dal Lazio alla Sardegna.

DINAMO SASSARI. Presenza nel pitturato e tecnica: nello scacchiere biancoblù arriva il centro croato Darko Planinic, classe ’90 di 211 centimetri per 113 chilogrammi. Proviene dal Gran Canaria con cui ha vinto la Supercoppa spagnola e giocato l’Eurocup. Elemento di stazza e di grande presenza nel pitturato, è capace di muoversi agilmente e correre il campo con grande senso della posizione. Stranamente ha qualche difficoltà a rimbalzo ed infatti lo scorso anno ha catturato 3 rimbalzi di media a partita a fronte di quasi dieci punti segnati. Molto forte però in difesa dove ha ottime doti di lettura ed è abilissimo a usare il corpo e far valere le sue lunghe braccia per chiudere le percussioni avversarie. Nel passato ha anche vinto la coppa di Bosnia (col Siroki Brijeg) e quella di Israele (col Maccabi Tel Aviv, grazie ai quali gioca anche in Eurolega). Un centrone che chiude gli spot da comunitario e completa il reparto con la precedente acquisizione dell’americano Shawn Jones.

Darko Planinic

Colpo a sorpresa invece quello dell’ala canadese Dyshawn Pierre, classe 1993 di 198 centimetri per 104 kg. Arriva in Italia dopo l’ottima stagione disputata in Germania con la maglia del Löwen Braunschweig che gli sono fruttati 14.9 punti, 7.9 rimbalzi e 2.8 assist a partita. Capace a ricoprire gli spot di ala (3-4), è giocatore estremamente versatile, produttivo, con un istinto innato a rimbalzo, in grado di giocare con grande profitto nel pitturato. Fronte a canestro ha la capacità di sfruttare blocchi e tagli per attaccare il ferro e all’occorrenza prendere il tiro da fuori. In difesa ha capacità di stare su più cambi difensivi ed è sempre pronto a gettarsi sul parquet per recuperare una palla vagante e giocare sulle linee di passaggio. Nella stagione da rookie in Bundesliga si è imposto come miglior rimbalzista della lega, disputando un grande girone di ritorno. È stato anche eleggibile per il draft NBA dello scorso anno.

Ora alla rosa mancano tre giocatori, giocoforza italiani vista la sola presenza di Giacomo Devecchi e Achille Polonara: se Marco Spissu dovesse decidere di rimanere a Sassari, la società cercherà di acquisire le prestazioni di un lungo di riserva nello spot di ala forte e di una guardia che sappia giocare pochi ma importanti minuti in tutte le competizioni, come accaduto a Matteo Formenti e Lorenzo D’Ercole nelle ultime stagioni.

CAGLIARI. Il nuovo progetto di Stefano Sardara si chiamerà Cagliari Dinamo Academy. A levare il velo dopo settimane di speculazioni ci ha pensato colui che ricoprirà il ruolo di presidente dopo aver diretto per lungo tempo l’Esperia Basket, ovvero Giovanni Zucca.

È stato proprio lui a presentare la nuova creatura in una conferenza stampa tenutasi alla Club House cagliaritana della Dinamo Sassari alla presenza del presidente regionale della Federazione Italiana Pallacanestro Bruno Perra. « Sono felice di poter annunciare il ritorno della A2 a Cagliari » ha esordito Zucca, incapace di mascherare la sua emozione all’idea di ciò che sarà il progetto. « Anche se per l’ufficialità federale occorre attendere il 14 luglio, possiamo già dare qualche piccolo dettaglio. Sicuramente dopo quella data si potranno fare tutte le considerazioni possibili sullo staff tecnico e sulla squadra. Con Sardara ci siamo tenuti in contatto, due mesi fa mi ha prospettato questa possibilità ed io l’ho accolta con molto piacere anche perché questo porterà alla collaborazione tra diversi settori giovanili del territorio cagliaritano. Ha premiato la mia attività con l’Esperia ed ora siamo qua ».

La nuova società avrà le mani sciolte da qualunque legame: la Cagliari Dinamo Academy non sarà un esperimento calato dall’alto. Zucca ha spiegato che la società si avvarrà dell’aiuto di Sardara per dirimere le questioni burocratiche e di mercato, ma saprà camminare con le proprie gambe. Obiettivo iniziale la salvezza della categoria che si preannuncia sempre più competitiva, anche se il neo presidente non esclude l’intenzione di poter giocare i playoff e magari ritrovarsi in A1 nel giro di qualche anno.

Però non mancano le opposizioni interne e i dubbi dei tifosi, e in questo caso è il presidente della Fip Perra ad intervenire: « Chiaramente il basket a Cagliari di questo livello appare come una idea folle. Ma è anche vero che qui non si vede basket di alto livello da quarant’anni, dunque è una occasione unica per ripartire da dove il basket cagliaritano si era fermato. Agli oppositori dico: seguite questa squadra al di là delle antipatie o del campanilismo. Dobbiamo essere positivi, sarebbe sciocco non sostenere questo progetto. Dopo quarant’anni si potrà vedere del basket vero ».

I colori saranno il rosso e il blu, esattamente come quelli del Cagliari calcio.Da definire il palazzetto, anche se Sardara si è lasciato sfuggire nei giorni scorsi la possibilità di costruirne uno nuovo all’interno della Fiera mentre è probabile che la prossima stagione vedrà la nuova squadra confrontarsi nel PalaPirastu, a norma con le disposizioni della Lega. L’intenzione è quella di puntare sui giovani sardi tra i 17 e i 20 anni che sappiano confrontarsi con una realtà competitiva al fianco di innesti americani e qualche bel ritorno in Sardegna (come quello di Massimo Chessa, ex giocatore della Dinamo Sassari), e di poter garantire allenamenti per la squadra in tutte le palestre dell’area metropolitana. Intanto è in definizione l’accordo con diversi main sponsor che garantiranno la gestione economica della società. A coadiuvare Zucca saranno Antonio Tilloca e Maurizio Pedrazzini, che utilizzeranno la club house della Dinamo di viale Bonaria come quartier generale.

 

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